Pechino, 2 mar.- La Cina dovrebbe costruire "l'esercito più forte del mondo" e "spodestare gli Stati Uniti dal loro ruolo di campione globale": è quanto sostiene il libro "Sogno cinese", un volume di 300 pagine da qualche tempo negli scaffali delle librerie del Paese di Mezzo. L'autore, Liu Mingfu, è un colonnello superiore dell'Esercito di Liberazione Popolare, grado equivalente a quello di generale di brigata, e insegna all'Università Nazionale di Difesa, l'istituto che forma gli ufficiali di carriera. "Il grande obiettivo della Cina per il 21simo Secolo è diventare il numero uno al mondo –scrive Liu- e se non ci riuscirà sarà inevitabilmente condannata a rimanere indietro ed essere messa da parte. Ma finché la Cina perseguirà questo traguardo, anche attraverso un''ascesa pacifica', anche se dovesse diventare una nazione ancora più capitalista degli USA, l'America farà comunque di tutto per contenerla. La rivalità tra i due paesi è un conflitto per dominare il mondo". Il libro di Liu rappresenta una delle voci più bellicose della nuova vampata di nazionalismo che si sta registrando in Cina, in seguito alle recenti dispute con gli Stati Uniti su questioni come i dazi commerciali, l'apprezzamento dello yuan, il caso Google, l'incontro tra Barack Obama e il Dalai Lama e la fornitura di armi statunitensi all'isola di Taiwan; il volume, inoltre, è stato pubblicato a ridosso dell'Assemblea Nazionale del Popolo che prenderà il via il 5 marzo prossimo, nel corso della quale il governo dovrebbe rivelare il budget per la difesa per il 2010. Durante il fine settimana il premier Wen Jiabao ha dichiarato di aspettarsi una schiarita nelle relazioni economiche sino-americane e il vice-segretario di Stato statunitense James Steinberg visiterà Pechino in questi giorni le idee di Liu godono di numerosi oppositori, ma anche di parecchi simpatizzanti. "Il libro rappresenta la mia personale visione- ha precisato il militare- ma ritengo che rifletta anche delle opinioni condivise". Secondo un altro militare, il colonnello Dai Xu, la Cina è circondata da forze ostili più o meno mosse dagli Stati Uniti: "Sono molto pessimista sul futuro – ha scritto Dai in un altro libro pubblicato recentemente- e credo che la Cina non potrà sfuggire alla calamità della guerra, una calamità che potrebbe verificarsi in un futuro non troppo distante, nel giro di 10 o 20 anni. Se gli Stati Uniti faranno scoppiare un incendio nel cortile della Cina, anche Pechino potrà fare altrettanto nel cortile di Washington". Liu, da parte sua, scrive anche che quando il Dragone "emergerà come il leader incontrastato" la rivalità con gli USA si potrebbe comunque appianare "attraverso una competizione economica pacifica", ma per farlo è necessario che Pechino si doti "dell'esercito più forte del mondo" che faccia da deterrente a qualsiasi intervento a stelle e strisce nello stretto di Taiwan. Nel 2009 le spese militari cinesi erano aumentate del 14.9% rispetto all'anno precedente: il budget 2010 potrebbe rispondere alla richiesta di Liu di "mettere più soldi nelle tasche di chi già possiede i proiettili",