« Siamo ai livelli pre-crisi»
ADV
ADV
« Siamo ai livelli pre-crisi»

« Siamo ai livelli pre-crisi»

INTERVISTA Giovanna Vitelli - Consigliere Azimut-Benetti e vicepresidente Ucina
di lettura
Giovanna Vitelli è consigliere di amministrazione del Gruppo Azimut-Benetti, responsabile del Marina di Varazze e vicepresidente di Ucina.
Come è riuscito il Gruppo Azimut-Benetti a raggiungere un risultato così positivo in un momento di crisi globale?
Abbiamo fatto uno sforzo enorme per svilupparci in nuovi mercati, visto che quelli tradizionali si trovano in difficoltà. Oggi i Paesi principali sono, in ordine di importanza, Brasile, Stati Uniti e Far East. Gli Usa, per altro, rappresentano una controtendenza rispetto a quel mercato, e noi da anni in quella zona abbiamo una presenza molto forte, tanto che il marchio Azimut quest'anno ha registrato un incremento del 20% rispetto ai 12 mesi precedenti. È un dato eclatante. Lo stesso vale per il Brasile, dove abbiamo una presenza molto radicata.
Quali sono le dimensioni del Gruppo Azimut-Benetti oggi?
Abbiamo 2.000 dipendenti. Siamo tornati ai livelli occupazionali precedenti alla crisi perché abbiamo reintegrato tutti coloro che avevamo sospeso con contratti di cassa integrazione, a eccezione dei lavoratori interinali, sostituiti con una manodopera specializzata. I volumi sono stati di forte crescita con margini di miglioramento. Forse ci vorrà ancora un po' per tornare "agli antichi splendori" perché il mercato è più selettivo.
In questi anni avete investito molto in sviluppo e ricerca dei modelli?
Sì, direi che l'investimento nei nuovi prodotti è l'unica voce che non ha subìto tagli anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Su cosa avete puntato in particolare?
Abbiamo continuato su quella che è la nostra forza da sempre, vale a dire lo sfruttamento degli spazi nel layout interno, mentre sul fronte dell'innovazione tra poco annunceremo qualcosa che in questo momento non posso ancora anticipare. L'eco-sostenibilità, poi, continua a essere un fattore prioritario, a cominciare dalla scelta dei materiali, per proseguire con la riduzione consumi. Ci saranno alcune novità anche riguardo alle carene.
Come sono cambiati negli anni i vostri armatori?
Oggi ci sono clienti di nuovi Paesi, per cui spesso quando proponiamo un layout creiamo una versione per l'armatore cinese e una per quello del Middle East (in genere con meno cabine e più zone conviviali). Dopo aver analizzato i mercati da un punto di vista commerciale dobbiamo comprendere le peculiarità di ognuno di questi Paesi.
Come è messa l'azienda da un punto di vista patrimoniale?
Ha superato indenne la crisi e ha mantenuto inalterati i suoi 350 milioni di euro di patrimonio. Il dato più interessante, poi, è quello finanziario, perché non abbiamo debiti e abbiamo chiuso il bilancio in positivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

30/09/2011
ADV