« Ma nessuno può snobbare Pechino»
In compenso, il settore dove la Cina sta innovando di più è proprio quello occupato da Alcatel: le tecnologie della comunicazione. «Sì è vero – risponde Valussi – aziende come Huawei e Zte stanno producendo brevetti in quantità. E di un'elevata qualità». Avete mai subito attacchi alla vostra proprietà intellettuale? «Beh, sì, in un paio di casi. Ma niente di eclatante». Alcatel Lucent è ormai in Cina da 28 anni e dà lavoro a 14mila persone.
A detta di Valussi, la cosa importante è un'altra. «La Cina si rende conto che la crescita porta alla disparità sociale e, con il dodicesimo Piano quinquennale, vuole puntare a uno sviluppo economico più equo, più "verde" e più tecnologico. Una migliore qualità della vita si riflette in migliori prodotti e un più alto grado di innovazione. Perché il mito dei cinesi che copiano, resta un mito».
Nessuna impresa può permettersi di snobbare la Cina. «Qui si sta parlando di mettere in piedi un'altra economia americana nel giro di 15 anni. È noto che la Toyota si è posta il problema di possibili "perdite" di proprietà intellettuale, ma poi ha ugualmente deciso di aprire in Cina il nuovo stabilimento per le Prius. Di un mercato così grande, non puoi fare a meno».
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05/02/2012