### La rivincita asiatica passa anche per l'alleanza Tata-Chery - TACCUINO DA MUMBAI
di Romeo Orlandi*
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 mar - Le tensioni
politiche dominano l'attenzione dei media e dell'opinione
pubblica indiani. La tornata elettorale, in attesa delle
elezioni legislative il prossimo anno, ha catalizzato
l'interesse, congiuntamente alla detenzione dei due maro'
italiani nel Kerala. Il mondo economico non ha tuttavia
trascurato un annuncio importante e foriero di sviluppi di
piu' vasta portata. Il gruppo Tata ha annunciato di avere
identificato il partner cinese con il quale avviare la
produzione nel Regno di Mezzo dei modelli della sua
controllata inglese Jaguar Land Rover (JLR). Pur nel riserbo
delle trattative, e' ormai sicuro che il costruttore da
coinvolgere nella joint-venture sara' Chery Automobile.
Fondata nel 1997, l'azienda dell'Anhui e' il settimo
produttore automobilistico cinese. La joint-venture
inizialmente produrra' le Land Rover e un modello studiato
dai due partner per il mercato cinese. Avra' inoltre un
centro di ricerca ed una piccola fabbrica per la produzione
di motori. E' immaginabile che successivamente si dia luogo
alla realizzazione di Jaguar, sempre per il mercato cinese.
Finora, i due prestigiosi marchi - le auto berline per la
Jaguar ed i Suv per la Land Rover - continueranno ad essere
esportati per continuare le loro vendite. La Cina, per la
casa inglese del gruppo Tata, rappresenta il piu' grande
mercato di destinazione secondo soltanto a quello interno.
Le automobili del gruppo JLR rappresentano da sole il 10%
delle esportazioni britanniche in Cina. Sta dunque
concretizzandosi tra i due giganti asiatici un classico
esempio di business globalizzato, senza frontiere. E' basato
sulle capacita' produttive, in questo caso in Gran Bretagna e
Cina, su quest'ultimo mercato, sulla proprieta' e sulla
finanza indiana. La novita' risiede nel ruolo protagonista
che hanno i paesi asiatici ed in quello comprimario, sebbene
redditizio, dell'ex potenza coloniale. La JLR e' stata
infatti acquisita nel 2008 dal gruppo Tata che l'ha salvata
dal fallimento al quale era destinata. E' dunque ormai
proprieta' del gruppo multinazionale piu' famoso dell'India
(che ha anche acquistato nel paese la famosa acciaieria
Corus) ed e' soggetta ai suoi intendimenti. Tata comunque non
si e' disimpegnata dal Regno Unito, dove addirittura e' il
maggiore datore di lavoro privato. Alle sue dipendenze vi
sono 45.000 addetti, quasi tutti nell'industria, la meta' dei
quali lavora negli storici stabilimenti della JLR. Il suo
destino e' tuttavia ora nelle mani dell'Asia e della
globalizzazione, perche' anche nel settore automotive
produzione, consumo e prospettive di crescita si trovano ad
Oriente.
* Presidente Comitato Scientifico Osservatorio Asia
(RADIOCOR) 08-03-12 17:00:31 (0369)news,ASIA 5 NNNN