Shanghai, 6 lug. – "Italian Genius Now. Home Sweet Home" è la nuova esposizione di arte contemporanea presente al Padiglione Italia. Inaugurato oggi, l'allestimento curato da Marco Bazzini per conto del Centro per l'Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato rimarrà al padiglione fino al 31 luglio. Tra le opere in mostra i lavori di Massimo Bartolini, Paolo Canevari, Alice Cattaneo, Loris Cecchini, Francesco De Grandi, Michael Fliri, Tancredi Mangano, Gianni Pettena e Superstudio. "Perché la casa?" – si domanda Marco Bazzini. "Semplicemente perché, se si muove dalla prospettiva di Arturo Schwarz, che afferma che 'sarebbe ora che imparassimo a trattare la terra che abitiamo con lo stesso amore che portiamo alla nostra casa', la casa diviene metafora del mondo". "Tuttavia – prosegue Bazzini – Home Sweet Home, non ha come intenzione e come proprio fine quello di sottolineare in modo critico il nostro attuale comportamento nei confronti de mondo, né vuole proporre delle soluzioni abitative. Vuole semplicemente suggerire delle visioni, che degli artisti offrono agli architetti per poter iniziare a immaginare delle vie alternative al metodo di costruire attuale". "L'arte di per sé non è necessaria – spiega il curatore – l'architettura sì, perché l'abitazione è un bisogno primario; tuttavia, l'arte diventa necessaria qualora la si concepisca come massima espressione dell'uomo, come dimora dell'uomo". Parafrasando il concept alla base della mostra, Home Sweet Home pone l'attenzione sul ruolo dell'artista, cui riconosce il compito di costruire la nostra casa. Non si tratta di un'invenzione, bensì della riscoperta di quella funzione di mediazione tra l'uomo e l'ambiente che l'artista ricopriva in epoca rinascimentale e che era tipica del territorio limitrofo alla città di Firenze, allora culla del risveglio della creatività e del genio italiano. Parte del più ampio progetto di promozione dell'Arte contemporanea italiana "Italian Genius Now" (progetto sponsorizzato dal Ministero degli Affari Esteri), Home Sweet Home si sposterà a Taiwan, presso il Kaohsiung Museum of Fine Arts nel mese di settembre. "L'esposizione è facilmente trasportabile e allestibile – chiarisce Bazzini – proprio perché è calibrata in funzione della sua itineranza". In occasione della tappa taiwanese, la mostra sarà integrata con le opere degli artisti Pietro Ruffo e Vittorio Corsini e con i lavori di design di Fabio Novembre, Matteo Ragni, Giulio Iachetti, Moreno Ferrari, Cibic, Denis Santachiara e tanti altri. E potrebbe non finire così. Il Museo Pecci è infatti in trattative per una trasferta coreana (Seoul) e una giapponese (Tokyo).
di Giulia Ziggiotti
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