###Cina: rallenta la marcia delle acquisizioni in Europa-TACCUINO DA SHANGAI
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###Cina: rallenta la marcia delle acquisizioni in Europa-TACCUINO DA SHANGAI

###Cina: rallenta la marcia delle acquisizioni in Europa-TACCUINO DA SHANGAI

di lettura

di Alberto Forchielli* e Lorenzo Peracchione**

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 ago - Problemi
legislativi, diversita' di cultura di business, carenza di
credito, incertezze sulla congiuntura economica
internazionale. Sono molti e combinati i fattori che hanno
determinato nella prima meta' del 2011 una battuta d'arresto
della marcia delle aziende cinesi verso
l'internazionalizzazione, con un radicale cambio di rotta
rispetto alle tendenze osservate nel 2009 e nel 2010. A
livello globale, il numero di transazioni outbound da parte
di societa' cinesi e' calato del 17% rispetto alla prima meta'
dell'anno scorso, bloccando il totale aggregato dei fondi
investiti a 46,3 miliardi di dollari. La diminuzione
registrata rappresenta il primo stallo in un processo di
crescita ininterrotta iniziato nel 2003, quando le fusioni e
acquisizioni cinesi verso l'estero ammontavano a malapena a
2,9 miliardi di dollari. L'arena europea non fa eccezione:
16 transazioni sono state completate da compratori cinesi
nei primi sei mesi del 2011 con una notevole perdita di
impeto se si considerano i 39 affari siglati nel 2010.
Escludendo i mega-deals da oltre un miliardo di dollari
portati a termine da Wanhua Industrial Group (1,74 miliardi
di dollari), China National Bluestar (2,56) e China Huaneng
Group (1,3), il valore complessivo delle transazioni M&A
realizzate nella prima meta' dell'anno corrente ammonta solo
a 110,4 milioni di dollari per le sette acquisizioni il cui
valore e' stato reso pubblico. Un vero disastro se paragonato
ai piu' di 2 miliardi di dollari coinvolti nelle 18 sub-mega
operazioni il cui valore era stato comunicato nel 2010. Cosa
ancor piu' emblematica, la dimensione media dei deals ha
subito un crollo drammatico, passando da 123,3 a 15,8
milioni di dollari. Un segnale che la Cina deve ancora fare
passi avanti nel settore M&A: il sistema finanziario cinese
deve necessariamente evolversi, andando ad includere un piu'
ricco ventaglio di intermediari finanziari, nello specifico,
intermediari che focalizzino l'attivita' esclusivamente allo
sviluppo di un'interazione bilaterale tra aziende cinesi ed
europee. I fondi di Private Equity sono, per natura, lo
strumento piu' adatto per raggiungere lo scopo.
*Managing Partner, Mandarin Capital Partners, Shanghai
**Analyst, Mandarin Capital Partners, Shanghai

(RADIOCOR) 10-08-11 10:22:20 (0084)news,FE,ASIA,CINA 5 NNNN

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