###Cina: primo mercato per costruttori italiani di macchine utensili - FOCUS -3-
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###Cina: primo mercato per costruttori italiani di macchine utensili - FOCUS -3-

###Cina: primo mercato per costruttori italiani di macchine utensili - FOCUS -3-

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 nov - Qui la
competizione e' veramente difficile. In termini di prezzi i
cinesi restano imbattibili: sono in grado di offrire per 60
mila dollari macchine che in Europa si vendono a 200 mila
dollari. Rileva Luigi Gadabini vicepresidente di Ucimu: "A
prima vista sono macchine che si presentano bene. Poi, molto
spesso, i clienti scoprono che sono meno affidabili e che
hanno una vita piu' breve soprattutto in quel contesto dove
spesso l'attivita' di manutenzione e' spesso trascurata o
quasi inesistente. Il differenziale di costo quindi, diventa
meno significativo, ma credo che non dobbiamo farci grandi
illusioni. Per ora il mercato in Cina e' ancora trainato
dalla domanda, ma restare competitivi in un Paese dove un
tecnico costa 450 dollari al mese e dove i produttori locali
fanno indubbi progressi e' una sfida veramente difficile.
Anche perche' da noi, e non parlo solo dell'Italia, il numero
dei costruttori diminuisce di anno in anno e gli
investimenti sono fermi mentre in Cina non cessano di
crescere. Basti pensare che nel Paese si producono 20
milioni di vetture anno. E che probabilmente raddoppieranno
nei prossimi anni". E l'industria dell'auto e' oggi il primo
mercato per i venditori di macchine utensili.
L'alternativa, evidentemente, e' di insediarsi in Cina e
produrre in loco. E' stata la scelta, ad esempio, di Prima
Industria uno dei leader mondiali nelle macchine e sistemi
laser per la lavorazione di pezzi metallici e di macchine
diverse per la lavorazione lamiere. In Cina ha formato una
joint venture (di cui controlla una quota pari al 35%) con
un partner locale che produce e vende macchine laser 2D per
la lavorazione in piano. Mentre importa ancora dalle altre
fabbriche del Gruppo le macchine piu' sofisticate, a cinque
assi. Nell'arco di un decennio i numeri del mercato cinese
si sono moltiplicati di 36 volte superando ampiamente le
1.000 unita' annue e la joint venture di Prima Industrie
copre una quota pari al 30% . Diversa la scelta di Marposs,
azienda che opera in un'altro segmento specializzato, quella
delle macchine di misura per processi di che invece in Cina
e' presenta con una fabbrica interamente controllata
interamente e che in pochi anni e' diventata la piu'
importante del gruppo al di fuori dell'Italia.
Col-mdn



(RADIOCOR) 08-11-11 12:59:03 (0184) 0 NNNN

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