###Cina: primo mercato per costruttori italiani di macchine utensili - FOCUS -2-
ADV
ADV
###Cina: primo mercato per costruttori italiani di macchine utensili - FOCUS -2-

###Cina: primo mercato per costruttori italiani di macchine utensili - FOCUS -2-

di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 nov - Nel comparto
piu' importante, la macchina utensile, il valore del mercato
mondiale (secondo valutazioni dell'Associazione tedesca dei
produttori ci macchine utensili, VDW) e' di circa 45 miliardi
di euro. La fetta di pertinenza della Cina e' di 16 miliardi,
con un aumento del 47% su base annua. Nel 2010 la Cina e'
diventata anche il primo produttore mondiale per un valore
di circa 10 miliardi di euro. Da rilevare che l'Asia nel suo
insieme, ormai, copre quasi il 60% della produzione
mondiale. Questo, aggiungendo al dato della Cina quello del
Giappone (secondo costruttore mondiale), Corea del Sud
Taiwan e India. Dieci anni fa la quota asiatica era pari al
30%. E' raddoppiata, quindi.
L'Italia con 3,9 miliardi di fatturato di cui 2,5 venduti
all'estero, continua a far bella figura in questo contesto.
Si colloca al quarto posto, dietro alla Germania (7,3
miliardi) che e' anche il secondo esportatore dietro al
Giappone: 5 miliardi le vendite all'estero dei tedeschi, 5,9
miliardi quelle dei giapponesi.
In Cina i costruttori italiani di macchine utensili hanno
venduto bene: 350 milioni di euro con una crescita del 4,6%.
Sono soprattutto macchine speciali con elevati livelli di
performance: grandi torni a cinque assi, rettifiche,
fresatrici-alesatrici, presse macchine per deformazione
metalli e via dicendo. Ma anche componenti come mandrini o
teste di lavorazione. Il motivo in questo ultimo caso, come
spiega Domenico Appendino, vicepresidente di Prima Industrie
consigliere del Direttivo di Ucimu, e' che l'acquisto di
componentistica di qualita' consente ai produttori cinesi di
macchine utensili di qualificare i loro prodotti, risalendo
la scala del valore e posizionandosi nella fascia piu' alta
del loro mercato. Per le aziende associate a Ucimu, quindi,
la Cina continua a essere il primo mercato all'estero (14%
dell'export complessivo del settore) anche se i dati del
primo semestre 2011, con esportazioni pari a 129 milioni (-
3,5%) indicano un rallentamento, sperabilmente temporaneo.
Crescono, ma c'e' da rilevare che la distanza con i
competitor tedeschi, con cui l'Italia si contende la fascia
piu' alta del mercato delle macchine utensili aumenta: nel
2010 i produttori della Germania hanno venduto in Cina per
1,7miliardi di euro con una crescita su base annua del 32%.
Anche per loro la Cina , ormai, e' di gran lunga il primo
mercato di esportazione (al secondo posto vengono gli Usa e
la Russia, ciascuno con circa 30 milioni).
Ma il vero di terreno di contesa, secondo Appendino, sta
diventando il segmento mediano, quello dei grandi numeri e
delle macchine standard, che vede gli stranieri (inclusi i
produttori taiwanesi, coreani, giapponesi) in competizione
i produttori locali che stanno assumendo dimensioni sempre
piu' rilevanti. In particolare i primo di loro, Shenyang
Machine Tool che in Germania ha acquisto il gruppo Schiess,
si colloca ormai al terzo posto nella classifica mondiale
in termini di fatturato e probabilmente al primo in termini
di numero di macchine vendute.
Col-mdn


(RADIOCOR) 08-11-11 12:58:45 (0183) 5 NNNN

ADV