###Cina: la sfida del Private equity, cruciali i prossimi 12 mesi-FOCUS -3-
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###Cina: la sfida del Private equity, cruciali i prossimi 12 mesi-FOCUS -3-

###Cina: la sfida del Private equity, cruciali i prossimi 12 mesi-FOCUS -3-

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In vista una progressiva localizzazione del mercato

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 lug - I futuri
sviluppi sul mercato del PE cinese si profilano evidenti: e'
prevedibile una progressiva "localizzazione" in termini di
fonti di capitale, partnership e valute utilizzate. Il
numero di deals e' triplicato nel 2010 rispetto all'anno
precedente (363 contro 117). Nonostante cio', per quanto
concerne i 308 fondi che hanno reso pubblici i propri dati,
il capitale investito e' incrementato di un modesto 20%,
raggiungendo la quota di 10,4 miliardi di dollari. Tale
discrepanza e' un chiaro segnale di un progressivo
orientamento verso investimenti piu' piccoli, in linea con le
dinamiche osservate relativamente all'attivita' di
fundraising. Il grosso dei fondi e' stato investito in
"growth capital", teatro di nove transazioni su dieci e
magnete per tre quarti del capitale investito (325 deals per
un totale aggregato di 7,5 miliardi di dollari). La
dimensione media delle transazioni si e' attestata a meno di
25 milioni di dollari. Escludendo i mega-deals, si parla di
10-15 milioni per operazioni standard. I fondi cinesi hanno
surclassato quelli stranieri, realizzando 217 investimenti
su un insieme di 325 (60%). I veicoli domestici hanno
contribuito il 46,5% (4,8 miliardi di dollari) del capitale
allocato in aggregato, mentre quelli stranieri hanno
raggiunto il 40,7%. Senza contare Carlyle e simili, l'ago
della bilancia sta chiaramente pendendo in favore dei fondi
locali. Le Joint Ventures tra operatori cinesi e stranieri
rivestono un ruolo progressivamente meno marginale e ci si
aspetta che vadano ad erodere ulteriormente la quota
attualmente controllata dai fondi stranieri puri. Parlando
di valute, analogamente ai trend osservati in fundraising, i
veicoli denominati in RMB hanno visibilmente guadagnato
terreno rispetto a quelli che utilizzano valute straniere. I
238 investimenti effettuati dai primi nel 2010, per un
valore complessivo di 5,46 milioni di dollari corrispondono
al 66% del totale, contro il 54% registrato nell'annata
precedente. Drammatico, invece, e' stato il calo negli
investimenti dei fondi denominati in valuta straniera, da
7,13 a 4,69 miliardi di dollari. L'arena del PE cinese e'
stata letteralmente invasa da un orda di nuovi operatori
spinti dalla speranza illusoria di facili profitti,
alimentata da multipli p/e molto attraenti sulle piazze
azionarie di Shanghai e Shenzhen. L'attuale eccesso di
capitali stanziati rispetto a quelli investiti (28 miliardi
contro 10 miliardi di dollari nel 2010), tuttavia, evidenzia
chiaramente come lo spettro dell'overcapacity incomba sul
mercato. La foga con cui tali capitali confluiscono in Cina
denota l'incapacita' da parte di molte societa' del settore di
valutare accuratamente il probabile impatto su rischi e
rendimenti nel prossimo futuro.
Red

(RADIOCOR) 26-07-11 17:35:24 (0264) 5 NNNN

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