"BO XILAI NON E' SPACCIATO. WANG LIJUN? UNA VITTIMA"

di Alessandra Spalletta
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Intervista a Bo Zhiyue, Senior Research Fellow dell'East Asian Institute alla National University of Singapore, sul caso Wang Lijun. "Bo Xilai non è spacciato. Resterà al suo posto. Gli intrighi di palazzo sono speculazioni. Wang Lijun? E' una vittima".
Roma, 24 feb. - Dopo la smentita ufficiale sulle dimissioni di Bo Xilai da parte del governo di Chongqing, arriva anche la 'prova video'. Giorni fa la tv di stato cinese CCTV ha trasmesso un filmato che mostra il segretario del PCC della municipalità di Chongqing prendere parte a una riunione del Politburo presenziata dal segretario del partito Hu Jintao. E' una prova sufficiente per smontare la tesi dell'International Center for Information on Human Rights and Democracy di Hong Kong secondo cui il numero uno di Chongqing avrebbe firmato una lettera nella quale consegnava il suo mandato al governo cinese?
Non sono convinto che l'apparizione televisiva di Bo Xilai alla CCTV sia sufficiente per smentire le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sulle sue dimissioni. Non sappiamo con precisione cosa sia successo tra una sessione e l'altra della riunione del Politburo. E nessuno, a parte i membri, può saperlo con certezza. Ma non è questo il punto. Il punto è che la sua posizione non è stata scalfita dalla presunta defezione di Wang Lijun. Io un'idea me la sono fatta: Bo Xilai non è spacciato. Resterà al suo posto. Gli intrighi di palazzo sono speculazioni. Il caso Wang Lijun è avvolto nell'incertezza, non esiste ancora una versione ufficiale. Ufficialmente sappiamo che Wang Lijun ha trascorso 24 ore presso il consolato americano di Chengdu, ma l'unico comunicato rilasciato dal governo di Chongqing rende noto che Wang si è preso una "vacanza terapeutica" per guarire da "stress e problemi fisici". Non abbiamo altre prove in mano, se non – appunto – mere ipotesi. La versione del governo è asettica: nell'ammettere la presenza del vice sindaco di Chongqing presso la sede consolare americana di Chengdu, il ministero degli esteri cinese ha voluto far sapere che le autorità stanno svolgendo le indagini. Ma dove condurranno queste indagini, nessun può saperlo.
E' quindi troppo presto per parlare di un intrigo internazionale che mette insieme politica, mafia e corruzione?
Fino a quando dalle indagini ufficiali non emergeranno elementi sufficienti che incastrino il superpoliziotto, Wang Lijun resta un eroe: ossia uno che ha saputo sgominare bande di criminali.
A proposito, che fine ha fatto Wang Lijun?
Con molta probabilità si trova a Pechino. Non vedo dove altro possa trovarsi.
Chi è quindi la vittima, Bo Xilai o Wang Lijun?
La vittima è Wang Lijun. C'è chi dice che Wang Lijun sia stato usato come una pedina per colpire Bo Xilai. Con tutta franchezza, non credo che le cose stiano così. Il vice-ministro degli esteri ha definito quello di Wang Lijun un caso 'isolato'. Le dirò di più. Secondo me, il 'pasticciaccio' va ricollegato a un'altra tessera del puzzle: il caso scoppiato a Tieling, nel Liaoning, dove Wang Lijun è stato capo di gabinetto dal 1998 al 2003, e dove l'attuale successore Gu Fengjie è stato accusato di corruzione. Diversi uomini di Gu sono finiti in manette con lo stesso capo d'accusa. Lo scandalo che ha travolto Gu Fengjie potrebbe condurre le indagini alla presunta defezione di Wang Lijun. Ma scarterei la tesi che il caso Wang Lijun sia legato a doppio filo alla carriera politica di Bo Xilai. Bo Xilai non è nel mirino di giochi di potere più o meno occulti. E' a mio avviso sbagliato vedere in questa vicenda un remake dello scontro politico che contrappose Chen Liangyu a Wen Jiabao e Chen Xitong a Jiang Zemin. Bo Xilai si limita a fare il suo lavoro a Chongqing. Sa stare al suo posto, non ha attaccato nessun funzionario ai vertici. In altre parole, non infastidisce il governo Pechino.
Quindi chi paragona la situazione di Bo Xilai all'affaire che – in momenti diversi della storia del Pcc - ha annientato la carriera dell'ex sindaco di Pechino Chen Xitong nel 1996 e dell'ex sindaco di Shanghai Chen Liangyu nel 2006, commette un errore di valutazione?
Chen Xitong era un membro del Politburo e segretario del Pcc a Pechino. Sfidò apertamente l'autorità di Jiang Zemin. Fu silurato nel 1995, due anni prima del XV Congresso del Pcc. Chen Liangyu era un membro del Politburo e segretario del Pcc a Shanghai. Sfidò apertamente l'autorità di Wen Jiabao. Fu epurato nel 2006, un anno prima del XVII Congresso del Pcc. Questi due personaggi hanno in comune due elementi: 1) entrambi sfidarono i vertici del Partito; 2) entrambi caddero in disgrazia alla vigilia del Congresso. Ora, non vi è traccia di questi due elementi nel caso Wang Lijun. Infatti: 1) Bo Xilai non è in aperto scontro con i vertici; 2) Bo Xilai è in libertà, nessun elemento ci porta a credere che siano state poste restrizioni alla sua mobilità. Nessun chiaro segnale che Bo Xilai sia stato posto sotto indagine.
Si dice ad esempio che Hu Jintao stia spingendo per sostituire Bo Xilai con l'attuale segretario del Pcc dell'Hunan, Zhou Qiang. E' una tesi attendibile?
Sono congetture. Tutto nasce dall'entrata in scena di un altro personaggio chiave: Guan Fujian, un ex collega di Zhou Qian nell'Hunan, è stato di recente nominato segretario del Partito all'ufficio di sicurezza pubblica di Chongqing. La provenienza politica di Guan è, per così dire, di matrice populista: proviene dalla lega dei giovani comunisti, e come membro del comitato centrale ha lavorato a stretto contatto con Zhou Qian. In altre parole: uno della cerchia di Zhou Qian oggi affianca Bo Xilai.
E così c'è chi ha visto in questo passo felpato una mossa congegnata dalle alte sfere per far fuori Bo Xilai…
Magari andrà a finire proprio così. Il gioco delle cariche è aperto. Chongqing rappresenta una posizione strategica per un membro del politburo. Zhou Qian, 50 anni, come altri 'giovani' leader in corsa verso una poltrona, ha grandi possibilità di entrare nel politburo, ma ancora non si sa dove verrà collocato. Quella di Chongqing è indubbiamente una posizione ambita. Le soluzioni sono al momento imprevedibili. All'indomani del XVIII Congresso del Pcc Zhou Qian potrebbe essere nominato segretario del Pcc di Chongqing e Bo Xilai trasferito a Pechino. Perché scartare questa ipotesi?
Le tensioni tra Wang Yang e Bo Xilai, così come le tesi che vedrebbero Bo Xilai nel mirino dei pupulisti, lasciano supporre divisioni all'interno del partito dei principi rossi?
Quello dei principi rossi non è un partito vero e proprio. E' più un gruppo che una fazione politica uniforme. Tra i 'principini' la competizione in vista del ricambio ai vertici è accesa. Invece la competizione tra Bo Xilai e Wang Yang ha dei risvolti inattesi. Sono in molti a credere che tra i due vi sia una forte rivalità. La realtà è ben diversa. E' una pura casualità che oggi Bo Xilai si trovi ad occupare una carica appartenuta prima di lui a Wang Yang. Quando Bo Xilai è venuto alla ribalta grazie al pugno di ferro usato efficacemente contro le triadi, qualcuno avrebbe potuto pensare che la politica anti-criminale del predecessore Wang Yang fosse stata fallimentare. Da questo punto di vista, potrebbe esserci un po' di astio tra i due. Ma è interessante notare come Wang Yang abbia di recente adottato il cosiddetto 'modello Chongqing' – il che equivale a un endorsment indiretto a Bo Xilai -. Proprio nei giorni in cui rimbalzavano sui media le voci sulla presunta fuga di Wang Lijun, Wang Yang dava avvio alla campagna contro le triadi del Guangdong. Una mossa che di fatto legittima il modello sostenuto da Bo Xilai. Il 'modello Chongqing' fa perno su due elementi:1) Dahei (??,combattare le triadi) e changhong (??, le canzoni rosse). Il Guangdong non solo ha dichiarato guerra alla mafia (dahei), ma Wang Yang sta per diventare il protagonist di un revival maoista nella sua provincia (changhong).
Insomma per Bo Xilai lei non vede un futuro incerto?
Assolutamente. Sono tre gli scenari tinteggiati dall'opinione pubblica: 1) Bo viene epurato dal Pcc o finisce agli arresti; 2) Bo esce immune dall'affaire Wang Lijun; 3) Bo si prepara per un 'atterraggio morbido', ossia viene destinato a un incarico di serie b – tipo vice presidente del Cppcc - e perde ogni influenza politica. La mia previsione è che Bo andrà avanti indisturbato.
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