Il Cairo - Tracce di esplosivo sarebbero state rivenute sui resti dei passeggeri del volo Egyptair precipitato lo scorso 19 maggio nel Mar Mediterraneo. Lo ha riferito un medico legale egiziano del team investigativo che ha esaminato i resti umani rinvenuti circa 290 chilometri a nord di Alessandria, secondo quanto riferito dall'emittente televisiva "Sky news Arabia" e dal sito web del quotidiano locale "al Wafd". Finora, secondo la stessa fonte, sarebbero stati rinvenuti in totale 80 resti umani. Non sono disponibili ulteriori dettagli al momento. Le autorità ufficiali egiziane non hanno ancora smentito né confermato la notizia.
Secondo le indagini, l'Airbus 320 della compagnia egiziana Egyptair precipitato il 19 maggio nel mar Mediterraneo con a bordo 66 persone non ha deviato o perso quota prima della sua scomparsa dai radar. E' quanto sostiene il presidente della Compagnia nazionale per i servizi di navigazione aerea egiziana, Ehab Azmi, citato dal quotidiano di proprietà statale "al Ahram". Secondo Azmi, prima di scomparire dai radar il velivolo volava alla normale quota di 37 mila piedi (circa 11 mila metri).
Le dichiarazioni del funzionario egiziano contraddicono la versione fornita in precedenza dal ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, secondo cui l'aereo avrebbe compiuto
due virate improvvise, scendendo a quota 22 mila piedi (circa 6 mila metri) prima di perdere il contatto radar.
Intanto la Marina francese ha annunciato che una delle sue navi è giunta nell'area di ricerca situata tra le acque egiziane e quelle greche per tentare di individuare l'eventuale carcassa del velivolo e recuperare le scatole nere, fondamentali per comprendere la dinamica dell'incidente. La nave è dotata di sonar in grado di raccogliere i segnali radio emessi dai due registratori. L'area di ricerca e si trova al largo della città di Alessandria e l'isola greca di Creta, tratto di mare in cui il fondale puo' raggiungere una profondita' massima di 3 mila metri.
Per fare luce sulle dinamiche del disastro l'Egitto ha chiesto a Parigi e all'organizzazione intergovernativa Eurocontrol, specializzata nel controllo del traffico aereo a livello europeo, le registrazioni audio di tutte le comunicazioni tra il comandante del volo Egyptair e le torri di controllo dei vari paesi europei attraversati dal velivolo, secondo quanto riferito dall'investigatore capo egiziano Ayman al Moqadem al quotidiano egiziano "Al Ahram". (AGI)