Qualche giorno in più per Charlie
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Qualche giorno in più per Charlie

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 Charlie Gard con i suo genitori Connie e Chris all'Ormond Street Hospital di Londra
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Le ragioni del verdetto di Strasburgo


"La corte europea alla fine ha però respinto la loro istanza - prosegue il quotidiano torinese - tenendo conto 'del considerevole margine di manovra che gli Stati hanno nella sfera dell’accesso alle cure sperimentali per malati terminali e nei casi che sollevano delicate questioni morali ed etiche'. È stato affermato quindi che non spetta al tribunale di Strasburgo il compito di sostituirsi alle competenti autorità nazionali. Inoltre i giudici hanno rilevato che 'le decisioni dei tribunali nazionali sono state meticolose e accurate e riesaminate in tre gradi di giudizio con ragionamenti chiari ed estesi che hanno corroborato sufficientemente le conclusioni a cui sono giunti i giudici".

"Soltanto altri sedici casi al mondo"

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