Unite sull'ambiente contro la decisione di Donald Trump di ritirare gli Usa dall'accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti, Cina e Unione europea non sono riuscite ad accordarsi sulle questioni commerciali e dal 19esimo vertice bilaterale di Bruxelles non è arrivata nemmeno la prevista dichiarazione congiunta.
Restano le divergenze, ma anche la volontà di superarle
Nei giorni scorsi, ne era stata preparata una generale con un particolare paragrafo dedicato proprio alla riconferma degli impegni sul clima. Ma, anche se dalle due parti si rivendica la "comune responsabilità sul futuro del pianeta e delle prossime generazioni", le divergenze sulle relazioni commerciali restano consistenti e hanno impedito che si adottasse formalmente un qualsiasi documento scritto. In una breve conferenza stampa, però, i tre protagonisti del vertice hanno ribadito la volontà di rafforzare i legami, al di là delle divergenze.
Il nodo del dumping sull'acciaio
Una relazione stabile fra Europa e Cina, ha sottolineato il premier Li Keqiang, "permette di rispondere all'instabilità attuale del mondo". "Di fronte a una situazione internazionale con fattori di instabilità - secondo Li - le relazioni fra Ue e Cina devono rimanere stabili e consolidarsi senza sosta". Ma, ha aggiunto, "l'Ue sta emendando la legislazione comunitaria e ci aspettiamo il rispetto della legislazione internazionale".
Il riferimento è al riconoscimento per la Cina dello status di economia di mercato, e in particolare all'avvio della procedura di ingresso nel Wto. Su questo, ha spiegato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, "le posizioni si sono avvicinate ma c'è ancora lavoro da fare". Juncker ha anche citato la specifica questione dell'acciaio, punto su cui l'Ue da tempo accusa la Cina di comportamenti anticoncorrenziali e di attuare un "dumping".
Distanze anche sui diritti umani
"Abbiamo la responsabilità congiunta di proteggere un sistema internazionale basato su regole - ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk - e di mostrare il valore aggiunto di tutti gli aspetti della nostra cooperazione". Ed esprimendo la volontà comune di rispettare gli impegni dell'accordo di Parigi, Ue e Cina hanno "dimostrato solidarietà con le future generazioni e di avere la responsabilità per l'intero pianeta".
Tusk non ha nascosto le preoccupazioni europee relative al rispetto dei diritti umani e delle minoranze, ma ha sottolineato l'importanza di ribadire i punti di convergenza fra i due blocchi. Durante la riunione, sono stati realizzati una decina di pre-accordi settoriali di cooperazione, e in particolare l'avvio del reciproco riconoscimento di un centinaio di prodotti alimentari con indicazione geografica protetta (fra i quali, diversi italiani). L'obiettivo è concludere l'accordo su questo specifico tema entro l'anno.