Nell'epoca della post-verità, sotto il bombardamento continuo di fake news, nessuno è al sicuro da gaffe e scivoloni. A cadere in errore è stata Nancy Pelosi, leader della Democratici alla Camera, che commentando le dimissioni di Michael Flynn per rapporti segreti con i russi, ha citato ai giornalisti un tweet dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump in cui si presentava come "capro espiatorio".
While I accept full responsibility for my actions, I feel it is unfair that I have been made the sole scapegoat for what happened. (1/2)
— Michael Flynn (@GenMikeFlynn) 14 febbraio 2017
Cosa c'è dietro le dimissioni di Mike Flynn
La Pelosi cade nel tranello del falso profilo:
Peccato che il profilo citato dalla Pelosi (@GenMikeFlynn) fosse falso, una parodia chiaramente indicata nella biografia. Nello stesso errore sono incorsi il deputato democratico Elijah Cummings e il New York Times, che in un articolo pubblicato il lunedì, e poi corretto, citava tre tweet del falso profilo di Flynn. Il generale a riposo negli ultimi mesi ha usato assiduamente Twitter, con un profilo verificato, a sostegno della campagna di Donald Trump, ma dalla fine dell'anno scorso è insolitamente silenzioso.
Il falso profilo twitter di Flynn, invece, è molto profilico e non ha perso occasione per sottolineare come "Pelosi, Cummings e il NyTimes abbiano fatto dichiarazioni baste su false notizie al 100%. Ci aspettiamo di più dai nostri media e politici!".
The failing @nytimes, @NancyPelosi & @RepCummings issued statements based on 100% FAKE news. We expect more from our media & politicians!
— Michael Flynn (@GenMikeFlynn) 14 febbraio 2017
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