Roma - Non solo Germania e Francia. L'attentatore di Berlino, Anis Amri, ha attraversato anche l'Olanda nella sua fuga che si è conclusa a Sesto San Giovanni, dove è stato ucciso dalla polizia. Con il passare dei giorni, dall'attentato del 19 dicembre al mercatino di Natale di Charlottenburg, emergono nuovi particolari sul viaggio dell'attentatore. In particolare, si cerca di capire come abbia fatto Amri a viaggiare indisturbato per mezza Europa fino all'epilogo in Italia.
Amri fu ripreso dalle telecamere di sicurezza della stazione Lyon-Part Dieu il 22 dicembre, tre giorni dopo la strage. Sarebbe partito, secondo i media francesi, con un pullman dalla stazione di Nimegen, in Olanda, vicino alla frontiera tedesca. Arrivato a Lione, il giovane tunisino ha comprato un biglietto per Milano, via Chambery, e nel capoluogo lombardo è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza alle 00.58 del 23 dicembre, vestito di scuro, con lo zaino sulle spalle mentre esce dalla stazione Centrale, due ore prima che rimanesse ucciso nel conflitto a fuoco con due agenti di polizia a Sesto San Giovanni, dove era arrivato in pullman. Amri era appena sceso dal treno proveniente da Torino, ma aveva anche fatto una sosta a Bardonecchia.
Le tappe
- 19 dicembre - Amri sequestra il camionista polacco Lukasz Urban e si mette alla guida del suo tir con cui si lancia sulla folla al mercatino di Berlino. Urban viene ucciso per aver tentato di impedire la strage fino all'ultimo momento.
- 22 dicembre - Amri si trova a Nimegen, in Olanda. All'alba prende un pullman diretto in Francia
- 22 dicembre - A Lione acquista un biglietto del treno per Milano con coincidenza a Chambery
- Sosta a Bardonechia
- Sosta a Torino
- 23 dicembre - Dalla stazione centrale di Milano prende un pullman per Sesto San Giovanni dove viene intercettato da una pattuglia e ucciso