Wellington - Uno tsunami con onde alte due 2 metri si è abbattuto sulle coste della South Island, in Nuova Zelanda, in seguito a un sisma di magnitudo 7,5 sulla scala Richter che ha avuto per epicentro la zona di Christchurch. Il sisma è avvenuto poco dopo la mezzanotte ora locale (mezzogiorno in Italia) ed è stato seguito da un centinaio di scosse di assestamento e dall'allerta per il maremoto. Le evacuazioni hanno creato code bibliche di automobili con migliaia di persone in fuga verso l'interno, tra blackout e strade danneggiate. Il bilancio del sisma è di almeno due morti (uno per infarto e l'altro nel crollo di un edificio storico) e diversi feriti, in particolare dalle zone di Culverden e Kaikoura. Dopo alcune ore, l'allerta tsunami è stata revocata.
Nelle aree più basse della costa orientale nel frattempo erano stati evacuati migliaia di abitanti: in particolare dalla South Island, una delle due isole principali che compongono il Paese, e dal centro di Wellington che è al livello del mare e sorge sulla punta sud della North Island. Evacuazioni anche nell'arcipelago delle Chatham Islands. A Christchurch, sulla costa Pacifica della South Island, sono state azionate le sirene anti-tsunami. Evacuazioni anche nella città di Dunedin - all'estremo sud dell'isola - che ha proclamato lo stato di emergenza.
Nessun ordine di evacuazione invece nella terza città neozelandese, Auckland, che sorge sulla punta nord della North Island.