Roma - Si chiama Al Ghad FM, ed è la 'Radio Londra' del ventunesimo secolo. La storia della radio di Mosul, il solo mezzo che gli abitanti della città irachena ancora in mano all'Isis hanno per scambiarsi notizie, è raccontata dal Financial Times. Oggi Mosul è teatro di una battaglia feroce per scacciare le forze del Califfato e la battaglia si combatte anche così: con le onde radio. Perché la radio è l'ultimo mezzo di comunicazione che è ancora legittimo possedere, visto che l'Isis ha emittenti proprie. Vietata la tv, vietati i cellulari, vietatissima, figurarsi, internet. Restano telefoni fissi con linee gracchianti e voci sussurrate che animano le trasmissioni di questa radio. Ma è bene ascoltarla a volume basso. Una telefonata va sussurrata perché potrebbe diventare una condanna a morte.
LA RADIO TRASMETTE DA UNA CASA ANONIMA DI ERBIL
I conduttori delle trasmissioni vanno in onda con il nome di al Moslawi (la parola irachena per indicare gli abitanti di Mosul).Gli ascoltatori che chiamano per dare o chiedere notizie o dettagli su un attacco si limitano a dire se chiamano dalla riva destra o dalla riva sinistra del fiume Tigri. "Ogni tanto - dice Mohammed al-Moslawi, manager dell'emittente - riceviamo telefonate di minacce di attacchi suicidi da parte dell'Isis. Ma la maggior parte delle chiamate sono di persone che ci danno notizie".
Peshmerga, guerriglieri di una nazione che non esiste
La radio trasmette da una casa anonima di Erbil, la capitale curda, a 85 chilometri da Mosul. Per trovare la base giusta ci sono voluti mesi di ricerche e di contatti confidenziali e rischiosissimi. L'oppressione e la guerra, come dice un'ascoltatrice, qualcosa di buono l'hanno fatto: ha spazzato via le "divisioni fra curdi, sunniti o sciiti".
I programmi sono ascoltati anche dai guerriglieri e possono aiutare "a combattere l'Isis senza troppi danni per i civili", dice il tenente generale Abudlghani a-Assadi delle forze anti-terrorismo.Anche il comando dell'Operazione Ninive usa una radio in Fm, la cui stazione emittente è mobile ed ha un raggio di circa 35 chilometri. Trasmette canzoni patriottiche e avvisi per la popolazione. Comprese le istruzioni sulle vie di evacuazione da una zona di operazioni, accompagnate sempre dalla stessa raccomandazione: "esponete una bandiera bianca". (AGI)