Roma - Le Forze armate rivoluzionarie della Colombia sono un'organizzazione guerrigliera (una delle più antiche del mondo) comunista, di ispirazione marxista-leninista e bolivariana. Nel 1964 i sopravvissuti alla repressione dello Stato colombiano, appoggiato dagli Usa, nei confronti dei tentativi di auto-organizzazione agraria, individuarono nella lotta armata l'unica via per instaurare una democrazia popolare e socialista nel Paese.
Inserite nel 2002 dagli Usa nella lista nera delle organizzazioni terroristiche, condivisa anche dall'Ue, erano considerate dagli altri Paesi latinoamericani (eccetto Colombia e Peru') e dall'Onu una forza guerrigliera parte di un conflitto armato. La Ue ha tolto le Farc dalla lista delle organizzazioni terroristiche solo dopo la firma dell'accordo di pace del 26 settembre scorso. Si stima che la lotta della guerriglia per la riforma agraria e socio-economica, contro la povertà, contro l'ingerenza degli Usa e la privatizzazione delle risorse naturali e alle multinazionali, abbia causato in più di 50 anni oltre 230 mila morti, 250 mila rapiti e scomparsi e 5 milioni di sfollati dalle proprie terre. Fonte di finanziamento delle Farc erano le tasse imposte (definite per la pace) nei confronti di persone con un patrimonio superiore al milione di dollari Usa nelle zone controllate, pari al 20-25% del territorio colombiano e concentrate principalmente nelle giungle del Sud-Est del Paese e nelle aree montagnose prossima alla cordigliera andina, territori che comprendevano piantagioni di coca, cannabis e oppio. Imponevano tasse anche ai narcotrafficanti, non si ritenevano trafficanti di droga, sequestravano chi si rifiutava di pagare le imposte, espropriavano con le armi i beni in possesso dello Stato colombiano e del sistema bancario.
Nel 1984 le Farc firmarono un accordo per il cessate il fuoco con il presidente Belisario Betancourt ma nel 1985, dopo lo sterminio di molti dirigenti, tornarono alla lotta armata. Negli anni '90 ci furono diversi dialoghi di pace ma nel 2002 il presidente Andres Pastrana, con il sostegno degli Usa, decise di riprendere l'azione militare che venne portata avanti dai suoi successori Alvaro Uribe e Juan Manuel Santos fino al 2011, mentre nel 2012 all'Avana, dopo anni di bombardamenti governativi sugli accampamenti della guerriglia, iniziarono i decisivi colloqui di pace per la fine del conflitto, fino all'accordo firmato a Cartagena de Indias il 26 settembre 2016. (AGI)