Washington - L'uragano Matthew si è abbattuto sull'area centrale delle isole Bahamas, dopo aver lasciato ad Haiti distruzione e un bilancio delle vittime nelle ultime ore aumentato alla cifra di 23 morti. Matthew, che ha spinto Barack Obama a lanciare un appello alla popolazione affinché segua le procedure di emergenza indicate dalle autorità, ha una forza stimata a livello 3 e si dirige in questo momento verso la Florida, con venti che soffiano fino a 185 km orari, e che ci si aspetta aumentino progressivamente in vista della costa statunitense. Ieri il potente uragano Matthew ha attraversato la parte sud-orientale di Cuba, dove erano state evacuate 1,3 milioni di persone in forma precauzionale.
Uragano Matthew devasta i caraibi - FOTO
A Cuba il potente uragano di categoria 4 sulle 5 della scala Saffir-Simpson è penetrato attraverso l'estremo settore sudorientale e ha colpito severamente la provincia di Guantanamo, con raffiche di venti fino a 300km orari, piogge intense e forti mareggiate, che hanno provocato danni gravissimi. Matthew è il ciclone di maggiore violenza arrivato ai Caraibi negli ultimi nove anni e a Cuba si è lasciato dietro anche un ponte caduto, oltre ad alberi e pali della luce elettrica sradicati.
I meteorologi prevedono che l'uragano, a scanso di "possibili fluttuazioni di intensità", rimarrà "un potente uragano" fino almeno a questa notte. Secondo il centro meteorologico americano, Matthew, che è arrivato anche alla categoria 5 di intensità, è l'uragano più potente che si è formato sull'Atlantico da Felix, nel 2007, che causò più di 130 morti al suo passaggio in Nicaragua. In questa stagione di uragani, nell'Atlantico si sono formati 14 tempeste tropicali, di cui 5 si sono trasformate in uragani (Alex, Earl, Gaston, Hermine e Matthew), che hanno causato almeno 66 morti, la maggior parte dei quali in messico al passaggio di Earl. (AGI)