Washington - Il Senato e la Camera hanno bocciato il veto presidenziale opposto da Barack Obama la scorsa settimana alla legge che autorizza i parenti delle vittime dell'11 settembre 2001 a fare causa all'Arabia Saudita. La legge votata a larga maggioranza da Camera e Senato era stata bloccata da Obama per non aprire una crisi diplomatica senza precedenti con l'ormai ex migliore alleato di Washington nel Golfo. Il Senato aveva bisogno di piu' di 60 voti per annullare il veto presidenziale. Per Obama la decisione del Congresso e' "un errore e un pericoloso precedente".
Ora iniziera' una nuova era nei rapporti tra Washington e Riad, che ha gia' minacciato di ritirare i circa 750 miliardi di dollari di asset negli Usa oltre a vendere centianaia di miliardi di dollari di titoli del debito sovrano Usa. Dopo il Senato, sul veto sulla legge "Justice Against Sponsors of Terrorism Act" o Jasta si è espressa anche la Camera, con lo stesso esito. Ed è la prima volta che un veto opposto da Obama viene stato annullato dal Congresso.
Obama durante gli 8 anni della sua presidenza e' ricorso al veto presidenziale contro il Congresso 12 volte e questa dovrebbe essere - salvo sorprese improbabili - la prima che viene battuto.
Negli attentati dell'11 settembre morirono quasi 3.000 persone e 15 dei 19 attentatori di al Qaeda erano sauditi. Nessun legame sostanziale e' stato provato con il governo saudita e gli attentatori. Questo anche se in base alle famose 28 pagine solo recentemente desecretate del rapporto del Congresso sull'11 settembre da cui sono emersi solo numerosi sospetti di collegamenti con il regno wahabita (l'interpretazione piu' rigida dell''Islam sunnita) ma nessun elemento concreto. (AGI)