di Paolo Molinari
Atene - La Carta di Atene, il documento firmato oggi dai sei capi di governo riuniti nella capitale ellenica, ha sortito l'effetto di provocare uno scontro tra Nord e Sud dell'Europa, categorie che sembrano, oggi sempre di più, disegnare lo schieramento rigorista - ormai privo di David Cameron e della Gran Bretagna - e quello che lavora per una linea di maggiore flessibilità, crescita e investimenti. In questo secondo gruppo si pone l'Italia che, con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e' stata nel nucleo fondativo del 'club med': Grecia, Italia, Francia, Portogallo, Malta e Cipro. E' proprio l'ingresso di Francoise Hollande rappresenta il segnale che adesso c'e' la possibilità di incidere veramente perche' l'Europa cambi la propria linea di politica economica. I sei al tavolo di Atene, e Alexis Tsipras in primis, lo sanno bene e l'abbraccio caloroso che il presidente francese gli riserva sembra volerlo suggellare. Una spia che dice molto di quali siano ora le forze in campo viene anche dal fronte opposto: il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, si lascia sfuggire l'aggettivo "irresponsabili" riferito a Renzi e Hollande: "Si lasciano manipolare da Tsipras", e' la tesi di Weber.
La risposta più decisa da parte italiana arriva da Gianni Pittella, presidente del Pse al parlamento europeo. L'attacco di Weber, per Pittella, "sarebbe divertente se non fosse patetico". Ma gli attacchi ai partecipanti al vertice di Atene non si fermano e prendono vigore con Wolfgang Schauble, ministro delle finanze tedesco che ironizza: "Dai vertici dei socialisti non esce mai niente di intelligente". E' la prova che il pressing dell'Italia e dei Paesi Eu-Med sulla Germania e sull'Europa in generale sta funzionando e che il summit di Ventotene potrebbe essere ricordato, in un futuro, come quello della svolta. Certo, seppure l'idea era quella di arrivare a Bratislava per il consiglio UE con una linea comune, Renzi e gli altri leader si rendono perfettamente conto che non si tratterà di un appuntamento decisivo, ma solo di un passaggio interlocutorio. Molta più attenzione, da parte italiana e non solo, viene dedicata all'appuntamento nella capitale italiana, quando a marzo verranno celebrati i sessanta anni dei trattati di Roma. Sarà in quella occasione che Matteo Renzi potrà verificare se l'Europa, come ha ripetuto anche oggi, saprà "tirare fuori la parte migliore di se'. Ovvero cultura ed educazione, perche' in questa fase l'Europa non può essere solo tecnicismi e austerità, deve essere l'Europa del sociale, degli ideali, della bellezza". E a questo proposito, il premier ha chiuso oggi il suo intervento con una immagine che molto deve al cultura classica: "Dobbiamo restituire valore alla costruzione ideale e culturale europea a partire dall'eroe greco che, mi piace pensare, sia l'uomo europeo di domani quello che unisce 'kalos kai agathos', il bello e il buono, dove bello non e' estetica ma etica".
Il documento di Atene, servono più investimenti
Nel breve termine, i sei di presenteranno con la piattaforma concordata ad Atene al prossimo vertice europeo di Bratislava. Li' chiederanno al resto dell'Europa di cambiare paradigma, soprattutto sui temi dei migranti e della crescita: "Servono politiche di crescita, ampliando il piano Juncker e con politiche per i giovani", ha spiegato Hollande, "un grande piano di sviluppo, come lo abbiamo abbozzato a Malta, alla Valletta. Ecco perché era importante, dopo il Brexit, allorquando populisti e nazionalisti puntano sulla disgregazione dell'Europa, che i Paesi del Mediterraneo lavorassero per la sua unità", ha incalzato. "La cosa più' importante oggi è la nostra presenza qui e il fatto che questo vertice sia avvenuto", ha commentato da parte sua il premier greco, "l'accordo approvato prova la nostra convinzione di rafforzare la cooperazione in Europa e continuare il dialogo, che deve portare l'Europa ad una nuova visione per l'Europa. Dobbiamo adottare misure per la crescita e l'occupazione e contribuire al rafforzamento della sicurezza europea, con iniziative per il rafforzamento della pace e della sicurezza nella nostra regione, con la solidarietà' nella distribuzione, ospitati', accoglienza degli immigrati", ha aggiunto Tsipras. "Noi in quanto membri amici dell'Europa, filo europei, dobbiamo esprimere la nostra posizione per il superamento delle sfide che stiamo affrontando, lottando contro le potenze della xenofobia e del terrorismo". (AGI)