Bombole di gas a Parigi, caccia a una 19enne
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Bombole di gas a Parigi, caccia a una 19enne
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Intanto è polemica sui ritardi nel ritrovamento dell'auto: nonostante la Francia sia "più che mai sotto attacco", come ha ripetuto il premier Manuel Valls, la Peugeot 607 ha sostato per due ore a rue de la Bucherie prima che venisse segnalata malgrado fosse in divieto di sosta e fosse priva di targa a due passi da obiettivi sensibili come la cattedrale di Notre Dame e la prefettura. Il titolare del bar Le Petit Pont che ha allertato il commissariato ha raccontato che ha dovuto aspettare diverse ore prima dell'intervento della pattuglia di agenti
Malgrado non vi fosse un detonatore, il rirovamento delle bombole viene preso molto sul serio: il libretto in arabo che era nell'abitacolo è in corso di traduzione. La procura anti-terrorismo della capitale francese ha aperto un'inchiesta per associazione a delinquere per crimini terroristici. Gia' a maggio, in un'audizione davanti all'Assemblea nazionale Patrick Calvar, direttore generale della sicurezza interiore (Dgsi), si era detto "persuaso" che l'Isis "passera' alla fase delle auto bomba e degli ordigni esplosivi". Si ipotizza che in questo caso possa essersi trattato di un attentato per il quale si era in attesa dell'arrivo di un complice, prima che qualcosa andasse storto. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha ricordato che solo nel mese di agosto sarebbero stati sventati tre possibili attacchi.
Mentre il governo ha comunicato che per la prima volta gli aspiranti jihadisti francesi che partono per la Siria stanno diminuendo. Si tratta della conseguenza delle sconfitte militari dell'Is, ma anche dell'effetto degli appelli del Califfato a non venire più ma a condurre gli attacchi direttamente in patria. Nel primo semestre 2016 ci sono stati più jihadisti francesi (28) uccisi che nuove leve (18). Il contingente francese del Califfato resta comunque il più importante in termini assoluti: 689 persone, tra cui 275 donne e 17 minorenni. (AGI)
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