Roma. - Sono arrivati a Roma altri 81 profughi siriani, tra cui molti bambini, nell'ambito del progetto dei "corridoi umanitari" frutto di una collaborazione tra governo italiano, Comunita' di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei) e Tavola Valdese. I profughi, provenienti dai campi del Libano, si aggiungono ai 200 gia' giunti in Italia da febbraio. Tra i nuovi arrivi ci sono Mariam, bambina di 10 anni costretta in sedia a rotelle perche' paralizzata dopo esser stata colpita da un proiettile a Damasco e che sara' accolta a Torino. A curarsi a Torino andra' anche la 29enne Susanne, malata di cancro e bisognosa di urgenti sedute di chemioterapia, che e' accompagnata da tre figli uno dei quali e' stato ferito a una spalla. Il progetto "corridoi umanitari" prevede l'arrivo di un migliaio di persone in due anni, non solo dal Libano, ma anche dal Marocco e dall'Etiopia. Si tratta di un modello replicabile di accoglienza e integrazione, tanto che ormai si sta studiano la sua realizzazione anche in altri Paesi europei.In questo modo si consente a persone in fuga dalla guerra e in "condizioni di vulnerabilita'" (vittime di persecuzioni, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilita') di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo. Ad accogliere i profughi all'aeroporto di Fiumicino c'erano Marco Impagliazzo, presidente della Comunita' di Sant'Egidio, Paolo Naso della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, e il vice ministro degli Esteri, Mario Giro. (AGI)