Roma - Il Ramadan, detto anche il digiuno, e' il nono mese dell'anno musulmano. La sua cadenza e' variabile, essendo il calendario islamico di tipo lunare. Il Ramadan (che letteralmente vuol dire il 'torrido', perche' originariamente cadeva in estate) e' considerato il mese piu' sacro, poiche' in questo periodo - precisamente nella Laylat al-Qadr, la Notte del Destino - l'arcangelo Gabriele rivelo' a Maometto il Corano. Per 30 giorni tutti i musulmani debbono astenersi dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attivita' sessuali dall'alba fino al tramonto. Sono esenti dal digiuno i minorenni, gli anziani, i malati cronici, le donne in stato di gravidanza o che allattano. Ugualmente, l'astinenza va interrotta durante il periodo mestruale.
Poco prima dell'aurora e' uso consumare un pasto leggero, detto suhur, per poter affrontare la giornata. Al tramonto del sole, il digiuno viene rotto consumando dapprima dei datteri, proprio come faceva il Profeta. Il Ramadan ha soprattutto un significato spirituale: mese della purificazione, uno dei cinque dell'islam, e' il periodo in cui il fedele impara l'autodisciplina, il controllo degli impulsi fisici, la pazienza e l'amore per Dio nonche' l'appartenenza alla comunita'.
Durante il digiuno e' pratica comune recarsi in moschea; oltre alle cinque preghiere giornaliere, i musulmani usano raccogliersi in una speciale preghiera notturna detta Taraweeh. Il mese sacro si chiude con l'Eid al-Fitr, la principale festivita' musulmana insieme alla Eid al-Adha (che commemora la buona volonta' di Abramo di sacrificare a Dio il figlio Isacco). I festeggiamenti durano tre giorni con preghiere, atti di carita', visite ai parenti lontani, scambio di regali e banchetti. (AGI)