Tokyo - Si e' unito l'esercito alle ricerche di Yamato, il bambino giapponese di 7 anni abbandonato in una zona di boschi e montagne per punizione dai genitori sabato scorso. Le Forze di Autodifesa giapponesi hanno inviato piu' di settanta uomini a collaborare con i 130 gia' sul campo, poliziotti e vigili del fuoco, che stanno setacciando un'area di 5 chilometri quadrati per trovare il piccolo di cui non c'e' ancora alcuna traccia. Gli uomini hanno rastrellato con l'aiuto di cani e cavalli un perimetro di cinque chilometri dal punto in cui il piccolo e' stato visto per l'ultima volta e non hanno trovato tracce ne' oggetti che gli appartengono.
Scompare bimbo laciato nella foresta per castigo
Martedi' le ricerche sono state sospese intorno alle 16:00 ora locale a causa delle forti piogge registrate nella zona che e' popolata da orsi e in cui di notte le temperature scendono a 7 gradi. Anche un elicottero non e' riuscito a levarsi in volo a causa del maltempo. Il bimbo, quando e' stata lasciato dai suoi genitori, non aveva ne' acqua ne' cibo. Il padre si e' scusato pubblicamente in tv: "Sono affranto per la sorte del mio bambino e per aver causato problemi a tanta gente", ha detto. Il bambino e' stato fatto scendere dall'automobile dai genitori durante un tour sul monte Komagatake, nell'isola di Hokkaido (nord) dopo essere stato sorpreso a lanciare sassi contro alcune autovetture: ha tentato di rincorrere il veicolo dei genitori, ma poi deve aver perso di vista l'auto. Quando i genitori -loro sostengono dopo pochi minuti- sono tornati indietro, lui non c'era piu'. "Volevo solo punirlo, spaventarlo per un po'", ha aggiunto il padre, 44 anni. I genitori hanno denunciato la scomparsa del figlio dopo qualche ora, raccontando in un primo tempo che il bambino si era perso mentre raccoglieva fiori nel bosco. Successivamente hanno ammesso di averlo abbandonato in strada per punirlo. La polizia vuole interrogare di nuovo la coppia. (AGI)