New Delhi - Massimiliano Latorre potra' rimanere in Italia fino al 30 settembre di quest'anno. Lo ha deciso la Corte Suprema indiana, che ha accolto la richiesta del marò accusato insieme a salvatore Girone dell'omicidio di due pescatori.
Il fuciliere della marina e' in Italia dalla fine del 2014 per ristabilirsi dopo un intervento al cuore subito per un attacco di ictus, con un permesso in scadenza il 30 aprile. Per rendere effettiva la nuova estensione, l'Italia dovra' presentare una nuova lettera di garanzie firmata dall'ambasciatore a New Delhi. Il presidente della seconda sezione, Anil Dave, dopo aver concesso l'estensione, ha fissato una nuova udienza per il 20 settembre.
Appresa la decisione della Corte Suprema, la Farnesina ha ribadito che in seguito alla decisione del Tribunale del Diritto del Mare l'Italia considera sospesa e quindi priva di valenza giuridica la giurisdizione indiana sul caso.
L'Italia, precisa il ministero degli Esteri, conferma di riconoscersi nell'Ordine del Tribunale internazionale per il diritto del mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni fino alla conclusione del percorso arbitrale avviato dal Governo nel giugno dello scorso anno.
Si attende ora, nei prossimi giorni, la decisione del Tribunale arbitrale costituito presso la Corte Permanente d'Arbitrato de l'Aja, sulla richiesta dell'Italia di misure provvisorie per chiedere il rientro di Girone e la sua permanenza in Italia fino alla fine della procedura arbitrale.
L'odissea dei due maro' italiani in India si trascina ormai da piu' di quattro anni. I due pescatori indiani furono uccisi dagli spari che li centrano a bordo della loro barca al largo delle coste del Kerala il 15 febbraio 2012.
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Il 21 aprile il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha confermato "l'impegno per risolvere una vertenza che si trascina da troppo tempo".
"Siamo seri, e attendiamo le decisioni del Tribunale internazionale dell'Aja al quale il governo Renzi si e' purtroppo rivolto con grave ritardo", ha commentato Forza Italia. "L'odissea dei nostri maro' deve finire. E' patetico il continuo tira e molla della Corte suprema indiana, che tra l'altro non ha piu' alcun diritto di emettere sentenze su Latorre e Girone. Ma ora basta attacchi da parte dell'opposizione al governo Renzi. Dopo la scelta dell'Italia di attivare l'arbitrato internazionale, e' arrivato il momento dell'unita'", ha risposto il Pd. "E' evidente che ci troviamo di fronte a una farsa Ma le polemiche politiche non servono a nulla. Ora bisogna solo pensare a riportare a casa per sempre Latorre e Girone". (AGI)