Belgrado - I serbi sono chiamati al voto in elezioni legislative anticipate in cui il grande favorito è il premier Aleksandar Vucic, il quale ha aperto la giornata con un appello a lasciarsi alle spalle "gli anni bui" e votare per un futuro nell'Unione Europea. Secondo i sondaggi, il Partito Progressista (Sns, centrodestra) di Vucic otterrà la metà dei suffragi, mentre gli ultranazionalisti che puntano a un'alleanza con la Russia, al posto dell'Ue, potrebbero tornare in Parlamento. "Il futuro della Serbia dipende da queste elezioni. Non permetteremo il ritorno agli anni bui che crediamo siano ormai lontani", ha esortato Vucic, di fronte a una folla nel suo ultimo comizio a Belgrado. Riesumare il passato significherebbe che la Serbia "tornerebbe ad essere un lebbroso in Europa", aveva aggiunto, parlando a un'emittente locale giovedi', un riferimento all'isolamento della Serbia durante il regime di Slobodan Milosevic negli anni '90. Vucic, un tempo ultranazionalista e stretto alleato di Milosevic, è ora un riformista che spera di portare la Serbia, un Paese di 7 milioni di abitanti, nell'Ue. Aleksandar Vucic, premier da due anni, ha convocato le elezioni anticipate - le terze in quattro anni- perchè vuole un mandato chiaro a proseguire nelle riforme necessarie nel cammino della Serbia verso l'adesione al blocco europeo. Ma i suoi oppositori, preoccupati dalle sue tendenze autoritarie, temono voglia solo consolidare il suo potere. In base ai sondaggi, il suo partito progressista otterrà quasi la metà dei suffragi, molto piu' che i socialisti dell'Sps (centro-sinistra), i Democratici (Ds, centro sinistra) e un'alleanza centrista liberale raccolta attorno all'expresidente Boris Tadic. Le due liste di estrema destra, i Radicali di Seselj e i nazionalisti di DSS-Dveri otterrebbero tra il 10 e il 15%. (AGI)