Mosca - Oltre 170mila euro: questa la cifra esorbitante che quest'anno, in piena crisi economica, sborseranno le autorità russe per garantire la conservazione del corpo imbalsamato di Lenin. La somma stanziata dal budget federale, resa nota dall'Agenzia statale per l'approvvigionamento, servirà per mantenere la salma del padre della Rivoluzione russa in "condizioni realistiche" attraverso un "trattamento di natura biomedica".
Non è noto quale istituto si occuperà del lavoro, ma con ogni probabilità sarà il centro di ricerca di biotecnologie russo, lo stesso che si occupa del restauro delle singole parti del corpo del leader dei bolscevichi sin dalla sua prima 'apparizionè nel mausoleo nella Piazza Rossa di Mosca nel 1924.
Sul web la notizia ha scatenato un'ondata di proteste, anzititto l'esborso per "la conservazione di una mummia" ritenuto inopportuno in tempi di tagli al bilancio. Gli stessi nostalgici del comunismo ritengono che questa idolatria dell'immagine sia in contrasto con l'ideologia leninista. Già negli anni post-sovietici in molti criticarono l'esposizione di Lenin in una bara di vetro. E da un recente sondaggio è emerso che il 62% degli intervistati è favore di una sepoltura del padre del proletariato, un'idea puntualmente rigettata dal Cremlino. (AGI)