Pechino - Primo no ai matrimoni omosessuali in Cina. Un tribunale di Changsha, nella Cina interna, ha respinto la causa intentata da una coppia gay nei confronti di un ufficio dell'amministrazione locale che si era rifiutato di emettere un regolare certificato di matrimonio per due uomini. La sentenza e' arrivata a poche ore dall'inizio del processo, ed e' stata accolta come una sorpresa - per la rapidita' del verdetto - anche dall'avvocato della coppia, Shi Funong, che ha dichiarato di aspettarsi comunque un esito negativo. La coppia ha gia' deciso di ricorrere in appello.
Il processo era cominciato questa mattina, con circa trecento persone che si erano radunate nei pressi del tribunale a sostegno della coppia. Il caso di Sun Wenlin, 27 anni, e di Hu Mingliang, 37, e' il primo di questo genere in Cina, dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso non sono ammessi e il movimento per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e' ancora in fase iniziale. Anche se l'omosessualita' non e' vietata, e' ancora difficile per le coppie formate da persone dello stesso sesso vivere apertamente in Cina.
Lo scenario e' in parziale mutamento: lunedi' scorso si era tenuto il primo processo per discriminazione sul luogo di lavoro di un ex dipendente transgender di una societa' della sanita' nel sud della Cina. Chen, questo il nome dell'ex dipendente, aveva fatto causa all'azienda per il licenziamento causato da abbigliamento non appropriato, secondo la versione ufficiale del gruppo. L'uomo ha chiesto un risarcimento di duemila yuan (poco piu' di 270 euro, equivalenti a cinque settimane di salario) e una lettera di scuse ufficiali da parte dell'azienda. La sentenza e' attesa per le prossime settimane. (AGI)