Bruxelles - "Non posso accettare di sentire che il Belgio e' un paese in fallimento": il premier Charles Michel difende il suo paese dalle accuse di inefficienza nella lotta al terrorismo. "In tutto il mondo nella lotta al terrorismo ci sono stati dei successi e dei fallimenti. Ma anche in BElgio abbiamo avuto dei successi: per esempio abbiamo catturato Salah Abdeslam in pochi mesi, mentre per prendere (in realta' uccidere Osama) Bin Laden ci sono voluti 10 anni".
L'immagine che viene data di Bruxelles e del Belgio nel mondo e' qualcosa "che ci preoccupa moltissimo" ed e' questo il senso del messaggio che il premier Charles Michel e il presidente della Regione Bruxelles Capitale Rudy Vervoort hanno voluto dare oggi durante una conferenza stampa a cui sono stati invitati tutti i corrispondenti a Bruxelles. Michel ha rivendicato i risultati anche giudiziari nella prevenzione di numerosi attentati l'anno scorso, ricordando che "nel 2015 un centinaio di persone sono state condannate per reati connessi al terrorismo". "Non voglio minimizzare il dramma che ha vissuto Bruxelles dopo la tragedia degli attentati in Francia - ha aggiunto - che hanno dimostrato che dobbiamo fare ancora di piu' e in modo ancora piu' determinato". "Bruxelles e' in piedi e viva, e' una citta' accogliente e solidale", ha sottolineato Vervoort.
Il premier ha poi assicurato che la vita della città tornerà alla normalità "I terroristi vogliono dividerci e seminare odio ma noi rimaniamo uniti e facciamo di tutto per tornare alla vita normale", ha detto, annunciando la progressiva riapertura di tutti i trasporti e dei servizi, a partire dai piu' colpiti, aeroporto e metropolitana.
La metropolitana di Bruxelles, che funziona a regime ridotto dagli attacchi dello scorso 22 marzo, dovrebbe tornare al pieno funzionamento entro la prossima settimana. E' quanto auspicano il primo ministro Charles Michel e il presidente di Bruxelles Capitale Rudy Velvoorte. " E' tutto pronto, stiamo organizzando le squadre miste polizia- militari per assicurare la massima sicurezza possibile", ha spiegato Michel che ha pero' ribadito che " il rischio zero non esiste". (AGI)