Bruxelles - Dal giallo sul terzo uomo al messaggio testamento di uno dei kamikaze, le novità principali dell'inchiesta sulle stragi di Bruxelles emerse dalla conferenza stampa del procuratore federale belga Frederique Van Leeuw.
- Il bilancio ancora provvisorio delle vittime è di 31 morti e 270 feriti, alcuni dei quali in condizioni gravissime
- Una persona è stata fermata e viene interrogata dalla polizia ma non si tratta del "terzo uomo" con il cappellino da pesca che compare nel filmato all'aeroporto che è ancora in fuga e non è stato identificato.
- All'aeroporto di Zaventem sono entrati in azione due kamikaze, solo uno dei quali e' stato identificato grazie alle impronte come il 30enne jihadista Ibrahim El Bakraoui. Smentito che nello scalo siano state trovate armi da guerra. Il fratello di Ibrahim, il 27enne Khalid El Bakraoui, è invece stato identificato come il kamikaze della stazione di Maelbeek.
- Ibrahim El Bakraoui ha lasciato un messaggio sul suo computer in cui esprimeva il suo smarrimento, spiegando che si sentiva braccato e che non voleva finire in una cella accanto a Salah Abdeslam. Nell'appartamento perquisito a Schaerbeek sono stati trovati 15 chili di esplosivo perossido di acetone (Tatp) e una valigia piena di chiodi, viti e altro materiale per confezionare ordigni. (AGI)