Roma - E' stato un colpo di sonno a spazzare via le vite e i sogni di 13 studentesse, tra le quali le italiane Francesca Bonello (originaria di Genova), Elisa Valent, Valentina Gallo (studentessa di economia all'università di Firenze), Elena Maestrini (Bagno di Gavorrano, Grosseto), Lucrezia Borghi, Serena Saracino (studentessa di Farmacia a Torino), Elisa Scarascia Mugnozza. "Mi dispiace mi sono addormentato", ha ammesso l'autista del bus coinvolto ieri in un pauroso incidente stradale in Catalogna. L'uomo, risultato negativo ai test alcolemici e per le droghe, è stato incriminato per omicidio colposo plurimo.Il governo catalano ha confermato inoltre la morte delle altre 6 ragazze, di cinque nazionalità: Germania (2), Romania (1), Francia (1), Uzbekistan (1) e Austria (1).
Le vittime sono tutte di età compresa tra i 19 e i 25 anni. I feriti ricoverati sono ancora 24, uno dei quali è in stato "critico". Tra i quattro feriti italiani ancora in ospedale, due versano in condizioni serie. Una di loro, Annalisa Riba, ha un problema alle vertebre cervicali e dovrà essere operata: i genitori stanno valutando se farla operare in loco o rimpatriarla: "Vorremmo riportarla a casa", ha detto la mamma, Consolata Bianco, "ma occorre verificare che sia trasportabile".Tra le lacrime, Alessandro Saracino, il padre di Serena, ha polemizzato sul fatto che si fosse permesso ai pullman con i giovani universitari a bordo di ripartire da Valencia così tardi e di viaggiare di notte. "Era troppo tardi per mettersi alla guida con gente giovane che era venuto in questo Paese per divertirsi e che alla fine è morta".
Renzi in Catalogna per rendere omaggio a vittime
La commozione suscitata dalla tragedia ha spinto Matteo Renzi a viaggiare in Catalogna. "è un giorno difficile da digerire", ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio. "Sono andato in Catalogna -ha aggiunto- ad abbracciare i feriti e le famiglie delle vittime, assistite dall'Unità di Crisi della Farnesina e dall'Ambasciata italiana in Spagna. Ho chiesto alle autorità locali di aiutarci a restituire i corpi alle famiglie il prima possibile. Ma soprattutto ho portato a quei genitori l'affetto e la commozione degli italiani, tutti, tutti insieme, nessuno escluso. Perché la vicenda catalana ci colpisce in modo così profondo? Forse perché sono sette ragazze così sorridenti e piene di vita che ti sembra impossibile pensarle in un obitorio. Forse perché l'Erasmus ha ormai segnato diverse generazioni da toccare praticamente ogni famiglia italiana. E sembra impossibile morire durante l'Erasmus che è un esplosione di vita. Un inno alla vita. Forse perché ci sentiamo comunità molto di più quello che pensiamo. E il dolore di quei genitori non può esserci estraneo, lontano". "è un giorno molto triste per l'Italia e per tutta l'Europa -ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella- sono particolarmente vicino alle famiglie delle vittime, alle quali desidero far giungere il mio cordoglio e la mia solidarietà in un momento di così grande sofferenza". Papa Francesco, infine, ha espresso vicinanza alle famiglie "che piangono la perdita irreparabile" delle loro figlie e "prega il Signore che doni loro la serenità spirituale e la speranza cristiana", ha fatto sapere il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, in un messaggio al vescovo di Tortosa, monsignor Enrique Benavent Vidal.
Mattarella "giorno triste per Italia e Europa"
LE VITTIME
Valentina Gallo di Firenze è la prima di un terribile elenco. In mattinata è stato anche accertato il decesso della studentessa toscana Elena Maestrini. Non ce l’ha fatta neanche la torinese Serena Saracino, che avrebbe compiuto 23 anni la settimana prossima. Sull’asfalto dell’autostrada catalana hanno perso la vita anche Francesca Bonello, Elisa Valent, Lucrezia Borghi e Elisa Scarascia Mugnozza. Le vittime erano di età compresa tra i 19 e i 25 anni.
Il Papa "perdita irreparabile"
La testimonianza di uno studente, "Tragica fatalità"
Giudicata fuori pericolo Annalisa Riba che dovrà essere operata a causa di un problema alle vertebre cervicali. La ragazza è una studentessa al quarto anno di farmacia. I genitori, volati in Spagna già domenica, stanno valutando se farla operare in loco o riportarla in Italia.
Mentre Laura Ferrari, 23 anni e studentessa all'università di Modena e Reggio Emilia è stata sottoposta all'ospedale di Barcellona ad un delicato intervento chirurgico terminato solo in tarda mattinata. Con lei i genitori e il fratello. "La sua prognosi - rende noto l'Universita' di Modena e Reggio Emilia - e' riservata". Laura, nativa di Correggio (Reggio Emilia) e residente a Modena, e' iscritta al quinto anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza. Partita a inizio febbraio per il suo soggiorno di studio di cinque mesi è ospite della Universitat de Barcelona. Con la 23enne si trovano nella capitale della Catalogna altri dieci studenti Unimore, che dopo l'incidente, contatti dall'ufficio mobilita' studentesca dell'ateneo emiliano (tramite mail e telefono), hanno fatto sapere di stare bene.
(AGI)