Taipei - E' di almeno 23 morti, oltre 500 feriti e 120 dispersi, tra cui 47 bambini, il bilancio del terremoto a Tainan, nel sud dell'isola di Taiwan. Centinaia le persone tratte in salvo dalle macerie dei numerosi edifici crollati per la scossa di magnitudo 6,4 sulla scala Richter. I soccorritori, con l'ausilio di 800 militari, hanno scavato incessantemente per recuperare i superstiti. Il presidente taiwanese, Ma Ying-jeou, e il premier, Chang San-cheng, si sono recati nella zona dell'epicentro. Le abitazioni rimaste senza elettricita' sono 168mila, quelle senza acqua 40mila.
I treni ad alta velocita' sono stati interrotti, nonostante le festivita' del Capodanno cinese. Tra gli edifici crollati anche una banca con depositi per circa un milione di dollari. La Cina ha offerto il suo aiuto alle autorità di Taipei.
Il sisma ha fatto tremare gli edifici in piena notte e sola all'alba è apparsa l'entità dei danni. Un'intera area residenziale di quattro edifici contenente più di 100 appartamenti è caduto al suolo e un palazzo si è addirittura rovesciato su un fianco, lasciando travi e metalli contorti a vista.
La maggior parte delle vittime ha perso la vita sotto l'edificio di 16 piani crollato, mentre una donna è morta sotto un cisterna d'acqua. Le equipe di soccorso, affiancati da decine di soldati, continuano le ricerche. Il presidente Ma Ying-jeou, giunto nella città, ha promesso "ogni sforzo" per cercare di salvare vite umane. Anche il governo di Pechino ha promesso aiuti. (AGI)