Berlino - Si è concluso dopo ore l'incontro che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto alla Cancelleria federale a Berlino con Angela Merkel. Al ternine della colazione di lavoro i due leader hanno risposto alle domande dei giornalisti in una affollata conferenza stampa.
Guarda la conferenza stampa Merkel - Renzi
Sono molti gli argomenti sul tavolo: dai 3 miliardi che l'Europa ha deciso di stanziare per aiutare la Turchia a gestire l'emergenza profughi ai rischi che corre lo spazio di libera circolazione Schengen, fino alla flessibilita' nelle regole di bilancio e all'Unione bancaria, ma anche la politica energetica europea e la scelta di privilegiare il gasdotto Nord Stream rispetto al South Stream.
Gentiloni apre a un' Europa a due velocità
Un paio di settimane dopo il battibecco a distanza con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, Renzi vuole rivendicare un ruolo piu' importante per l'Italia, come ha ricordato anche l'altro ieri in un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: "sarei naturalmente felice se Angela (Merkel) e Francois (Hollande) fossero in grado di risolvere tutti i problemi. Ma nella maggior parte dei casi non è così che funziona". E sulla stampa internazionale si parla di un Renzi "combattivo", addirittura "un osso duro", mentre molti osservatori puntano su un incontro franco ma con l'obiettivo di trovare una linea comune sulle principali questioni sul tavolo.
Germania: 40% dei tedeschi chiede dimissioni Merkel per migranti
Se sul fronte dell'immigrazione il "nodo" piu' recente è la perplessita' italiana sul fondo da 3 miliardi per la Turchia, che la Germania sostiene con forza, è anche molto sentita la questione della reintroduzione dei controlli alle frontiere. La Germania chiede di poterli prolungare in attesa che si rafforzino le frontiere esterne; nei giorni scorsi la Grecia è stata messa sotto accusa per lo scarso controllo dei migranti in arrivo. Se si creasse il precedente di un'esclusione, di fatto, della Grecia da Schengen, anche l'Italia potrebbe correre un rischio analogo, in quanto paese in prima linea anche se più efficiente.
Quanto alla flessibilità di bilancio, l'Italia deve ancora avere il via libera Ue all'utilizzo completo delle clausole di flessibilita' nella valutazione dei conti pubblici decise l'anno scorso dalla Commissione. La Germania e' considerata il principale sostenitore dell'austerita' e il premier Renzi ha anche recentemente puntato il dito contro l'"egoismo" economico di Berlino.
Sull'Unione bancaria il tema attualmente in discussione fra i paesi Ue, e in particolare fra le diverse posizioni italiana e tedesca, riguarda la garanzia comune dei depositi bancari: Berlino ha preso tempo all'ultimo Ecofin, con il sostegno della presidenza di turno olandese, in quanto contraria a una "mutualizzazione dei rischi", mentre l'Italia appoggia la Commissione nel suo tentativo di accelerare i tempi.
Infine, sulla politica energetica, Renzi ha criticato il mese scorso al vertice di Bruxelles la scelta Ue di appoggiare il progetto Nord Stream, che portera' gas in Germania, mentre poco tempo fa ha bloccato il South Stream, che sarebbe arrivato in Italia via Balcani. (AGI)
(29 gennaio 2016)