Istanbul - E' salito a 36 morti il bilancio complessivo dei nuovi naufragi avvenuti nell'Egeo orientale, dove sono colati a picco almeno due barconi salpati intorno all'alba dalla Turchia carichi di migranti, che tentavano di raggiungere le isole greche e in tal modo il territorio dell'Unione Europea: lo hanno riferito le autorità di Ankara, secondo cui i gommoni con decine di persone a bordo si sono capovolti nel giro di poco tempo, a causa del vento forte e del mare grosso, mentre erano diretti separatamente verso Lesbo.
I cadaveri sono stati recuperati da agenti della Gendarmeria o della Guardia Costiera ancora in acqua oppure su una spiaggia nei pressi della località turistica di Ayvalik, distante meno di una ventina di miglia nautiche. Tra essi anche quelli di non meno di sei bambini in tenera età e di altrettante donne, una delle quali incinta.
L'agenzia di stampa 'Dogan' ha diffuso fotografie particolarmente toccanti in cui si vedono i corpi senza vita dei piccoli, vestiti di tutto punto e con le scarpe ai piedi per affrontare il lungo viaggio, il giubbotto salvagente ancora inutilmente allacciato: immagini che rievocano quella di Aylan Kurdi, il profugo curdo-siriano di appena 3 anni la cui salma in settembre fu rinvenuta da un poliziotto sul litorale della penisola turca di Bodrun.
(5 gennaio 2015)