Pechino - Una nuova ondata di smog dovrebbe colpire la capitale cinese e piu' in generale il nord della Cina, secondo i meteorologi, a partire dalle sette di domani mattina, mezzanotte in Italia, e fino alla mezzanotte di martedi', quando in Italia saranno le cinque del pomeriggio. Per la seconda volta in assoluto - e nel giro di pochi giorni - Pechino ha emesso il grado di allerta piu' elevato per l'inquinamento atmosferico: lo smog dei prossimi giorni, riferisce l'agenzia Xinhua, potrebbe essere il peggiore di quest'anno in molte zone settentrionali del Paese. L'allarme rosso prevede limitazioni all'uso delle auto, ricorrendo alla circolazione a targhe alterne, e il divieto di sparare fuochi d'artificio e di cuocere cibi all'aperto. La visibilita' in molte aree sara' ridotta a meno di un chilometro e la densita' del pm2.5 potrebbe superare i 500 microgrammi per metro cubo di aria, un valore venti volte superiore alla soglia di sicurezza fissata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita', che e' di 25 microgrammi per metro cubo.
Le autorita' raccomandano di non uscire di casa, soprattutto ai cittadini piu' sensibili all'inquinamento atmosferico, e si attende una sospensione delle attivita' delle scuole dell'infanzia, elementari e medie per non esporre i piu' piccoli allo smog, anche se non e' stato imposto un ordine specifico di chiusura degli istituti. Le previsioni dell'inquinamento contrastano con le condizioni dell'aria di oggi nella capitale cinese: alle dodici, le cinque del mattino in Italia, il cielo era blu sopra la citta' e i valori del pm2.5 erano intorno ai cento microgrammi per metro cubo di aria, quattro volte piu' della soglia di sicurezza dell'Oms, fissata in 25 microgrammi per metro cubo di aria, ma molto al di sotto dei picchi raggiunti nelle scorse settimane: a inizio dicembre l'inquinamento atmosferico della capitale aveva registrato valori da "air-pocalypse", come viene chiamata la coltre di smog denso che colpisce la capitale cinese soprattutto nei mesi piu' freddi dell'anno, quando sono attivi i riscaldamenti, che in gran parte funzionano ancora a carbone sia a Pechino che in molte aree del nord e del nord-est del Paese. Nei primi giorni del mese, i valori delle polveri sottili avevano, nei casi peggiori, superato quota 650 microgrammi per metro cubo di aria, oltre venti volte il limite di sicurezza dell'Oms. (AGI)
(18 dicembre 2015)