11 settembre, Obama "nostra diversità è forza"
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New York - Le diversita' che caratterizzano gli Stati Uniti "sono la nostra forza e non la nostra debolezza": lo ha affermato Barack Obama, nel corso della cerimonia al Pentagono per il 15mo anniversario delle stragi del'11 settembre. Il presidente americano ha sottolineato che "la nostra diversita', il nostro patrimonio, non e' una debolezza. Ma e', e sempre sara', una dei nostri grandi punti di forza". Una diversita' che Obama ha esortato ad abbracciare per impedira che il terrorismo divida il Paese.
Alla cerimonia principale svoltasi a Ground Zero erano presenti i due candidati alle presidenziali, Donald Trump e Hillary Cliton. Quest'ultima, però, è stata è stata colta da un malore prima della fine ed è stata portata via. Secondo una fonte di polizia, il candidato democratico alla Casa Bianca stava per svenire. Testimoni l'avrebbero vista inciampare su un gradino e le sue ginocchia cedere. Immediatamente soccorsa, Clinton e' stata trasportata in un furgone e avrebbe perso una scarpa durante il tragitto. Lo staff della sua campagna elettorale ha poi precisato che si è trattato di un colpo di calore da cui sio è già ripresa.
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"Non dimenticheremo mai l'orrore dell'11 settembre 2001", aveva scritto sul suo profilo Twitter la Clinton, "oggi onoriamo la vita e il grande spirito delle vittime e dei soccorritori".
Trump, applaudito al suo arrivo, ha preso posto in tribuna dopo essersi intrattenuto con l'ex sindaco di New York e suo sostenitore Rudolph Giuliani. "Questo è il giorno del ricordo ma anche il giorno della risolutezza", ha dichiarato in una nota, "perché il nostro solenne dovere è quello di lavorare insieme per rendere il Paese sicuro di fronte a un nemico che non cerca nient'altro che distruggere il nostro modo di vivere".
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Consapevoli, forse, dell'unita' necessaria nel giorno del ricordo i due contendenti alla Casa Bianca hanno scelto per queste ore di sospendere la campagna elettorale e saranno presenti alla cerimonia a New York, che sottolineera' i sei momenti della tragedia in altrettanti momenti di silenzio: il primo comincera' alle 8.46 del mattino, l'ora in cui il primo aereo, dell'American Airlines, entro' nelle Torre Nord; seguiranno il ricordo dell'impatto del secondo aereo, del crollo di ciascuna delle due torri, dell'attacco al Pentagono e dello schianto del volo 93 in Pennsylvania.
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Obama osservera' un minuto i silenzio alla Casa Bianca, prima di recarsi al Pentagono, mentre non sara' presente a entrambe le cerimonia George W. Bush, il presidente al tempo degli attacchi e quello che decise le guerre che seguirono all'11 Settembre, quelle in Afghanistan e in Iraq. Bush ha fatto sapere che andra' a pregare in una chiesa a Dallas. Nel suo messaggio radiofonico del sabato Barack Obama ha invitato i cittadini a mostrarsi uniti. "Di fronte al terrorismo, conta come rispondiamo", ha affermato, "non possiamo arrenderci a chi ci vuole dividere.
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Non possiamo reagire in maniere che erodano il tessuto della nostra societa' perche' e' la nostra diversita', il nostro accogliere tutti i talenti, il trattare chiunque equamente a prescindere da razza, genere, etnia o fede che contribuisce a rendere il nostro Paese grande e resistente". (AGI)