Twitter non risorge. Il suo fondatore, Jack Dorsey, ha deciso allora di farsi una banca. Square, l'altra sua creatura, è una società che sviluppa servizi e dispositivi dedicati ai pagamenti digitali. Ha presentato alle autorità americane (la Federal Deposit Insurance Corporation) la richiesta per diventare una “industrial loan company”. Cioè una società che ha l'autorizzazione di concedere prestiti e offrire depositi. Square ha già messo un piede in questo mercato: ha già concesso, come sottolineato da Dorsey in un tweet, prestiti per 1,8 miliardi di dollari a oltre 140 mila piccole imprese, per una taglia media di 6 mila dollari. Lo ha fatto però, per questioni normative, grazie a una partnership con Celtic Bank.
Square potrebbe diventare una banca industriale
La nuova licenza renderà Square un istituto indipendente. Insomma, una “banca industriale” che, a differenza degli istituti esclusivamente finanziari, ha la possibilità di controllare anche attività non finanziarie (come ad esempio la società di food delivery Caviar). La nuova attività sarà gestita dalla neonata Square Financial Services Inc, avrà un capitale iniziale di 56 milioni di dollari e sarà guidata da Lewis Goodwin, assunto da Dorsey dopo essere stato ceo di Green Dot Bank.
Come funziona Square, il vero successo di Dorsey
Square allarga quindi il proprio perimetro, segnato fino a ora dalla produzione di dispositivi e soluzioni per la gestione dei pagamenti (dal lettore di carte di credito per smartphone ai software che trasformano un iPad in un punto cassa), con un focus crescente sulle piccole attività. Una strategia che sta pagando: se la cura Dorsey non sta funzionando con Twitter, Square vale il triplo di quanto valeva in sede di Ipo. Il prezzo unitario delle azioni tocca i 26 dollari, il 118% in più rispetto a un anno fa. Nello stesso lasso di tempo, Twitter ha ceduto il 15%. E così Square, a lungo vissuta all'ombra, si avvicina alla sorella maggiore. La sua era stata un'Ipo da 2,9 miliardi, meno celebrata di quella da 31 miliardi della piattaforma social. Oggi la distanza è quasi colmata: Square ha una capitalizzazione di 9,3 miliardi di dollari, contro gli 11,9 di Twitter.