(AGI) - Roma, 16 giu. - l'AICIG esprime piena soddisfazione per la tutela delle Indicazioni Geografiche che il ministro Carlo Calenda ha illustrato nell'informativa alla Camera dei deputati sul TTIP. E lo fa attraverso le parole del Segretario Generale Leo Bertozzi, il quale ha sottolineato come DOP ed IGP, con un valore di 13,4 miliardi di Euro (fonte: rapporto 2015 Ismea/Qualivita) rappresentino un patrimonio importante per la nostra produzione agroalimentare e per questo necessitino di adeguata tutela. "Le IG - spiega - sono significative non solo per i paesi dell'area mediterranea ma in tutta l'Unione Europea, con paesi quali Germania e Regno Unito che ne rappresentano il 21% del valore. Rappresentano diritti di proprieta' intellettuale riconosciuti a livello internazionale (art.22-24 WTO/Trips), e sono diffuse nei diversi continenti, di conseguenza, diventa imprescindibile il loro riconoscimento negli accordi dell'Unione Europea con gli altri paesi".
Per questo il negoziato CETA concluso con il Canada, un paese di diritto anglosassone cioe' basato sul sistema del marchio d'impresa e non sulle denominazioni di origine, puo' rappresentare un riferimento importante verso il riconoscimento a livello internazionale delle Indicazioni Geografiche e puo' servire da modello per altri accordi, incluso il TTIP. "Gli elementi di flessibilita' contenuti nel CETA - specifica - come la coesistenza fra marche preesistenti ed indicazioni Geografiche, permettono di fornire una soluzione a situazioni che difficilmente offrivano al consumatore l'esatta percezione sull'origine del prodotto presente sul mercato canadese. In tali situazioni viene vietato l'uso di simboli, segni grafici, diciture che richiamano il nostro paese, fornendo al consumatore una falsa percezione sulla vera origine dei prodotti acquistati. Aicig - prosegue Bertozzi - sarebbe del tutto disponibile a fornire la sua esperienza di associazione dei Consorzi di tutela per sostenere lo sviluppo di Indicazioni Geografiche anche oltreoceano".(AGI)
Bru