Tariffe: Cgia, "rincari record", +82% rifiuti, +50% autostrade
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Tariffe: Cgia, "rincari record", +82% rifiuti, +50% autostrade

Tariffe: Cgia, "rincari record", +82% rifiuti, +50% autostrade

Tariffe: Cgia, "rincari record", +82% rifiuti, +50% autostrade
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(AGI) - Roma, 5 lug. - Negli ultimi 10 anni, le tariffe deiprincipali servizi pubblici presenti in Italia hanno subitodegli aumenti record: l'acqua dell' 85,2%, i rifiutidell'81,8%, i pedaggi autostradali del 50,1% e i trasportiurbani del 49,6%. La denuncia arriva dall'Ufficio Studi dellaCgia di Mestre che sottolinea come "tra le 10 voci prese inesame in questa analisi, solo i servizi telefonici hanno subitouna diminuzione: -15,9%. Sempre nel periodo considerato,l'inflazione, invece, e' aumentata del 23,1%. "Nonostante iprocessi di liberalizzazione avvenuti in questi ultimi decenniabbiano interessato gran parte di questi settori, i risultatiottenuti sono stati poco soddisfacenti. In linea di massimaoggi siamo chiamati a pagare di piu', ma la qualita' deiservizi non ha subito miglioramenti sensibili", osserva ilsegretario della Cgia Giuseppe Bortolussi. "Nonostante i forti aumenti registrati dalle bollettedell'acqua - segnala Bortolussi - la nostra tariffa rimane lapiu' bassa d'Europa. La stessa considerazione puo' esserefatta per i biglietti ferroviari: anch'essi sono tra i menocari in Ue. Preoccupa, invece, il boom registrato dall'asportorifiuti. Nonostante in questi ultimi sei anni di crisieconomica sia diminuita la produzione di rifiuti e siaaumentata la raccolta differenziata, le famiglie e le impresehanno subito dei rincari ingiustificati. Gli aumenti del gas -prosegue Bortolussi - hanno sicuramente risentito del costodella materia prima e del tasso di cambio, mentre l'energiaelettrica dell'andamento delle quotazioni petrolifere edell'aumento degli oneri generali di sistema, in particolareper la copertura degli schemi di incentivazione delle fontirinnovabili. I trasporti urbani, invece, hanno segnato gliaumenti del costo del carburante e quello del lavoro. Non vadimenticato che molti rincari sono stati condizionati anche, equalche volta soprattutto, dall' aggravio fiscale". Pur riconoscendo il limite di questa comparazione,l'Ufficio studi della Cgia fa notare che tra i settori presi inesame in questa elaborazione quello dei taxi e' l'unico adavere le tariffe totalmente amministrate: in altre parole,queste ultime sono definite attraverso una delibera comunale.Ebbene, ad esclusione del servizio telefonico, che nell'ultimodecennio ha registrato una contrazione dei prezzi di quasi il16%, il servizio taxi ha subito l'incremento percentuale piu'contenuto tra tutte le voci analizzate. L'ultima partedell'analisi elaborata dall'Ufficio studi della Cgia ha presoin esame l'aumento delle tariffe registrato da alcune voci nelperiodo intercorso dall'anno di liberalizzazione fino al 2013.Ebbene, le assicurazioni sui mezzi di trasporto sono aumentatedel 197,1% (4 volte in piu' dell'inflazione), i pedaggiautostradali del 62,7% (1,7 volte in piu' dell'inflazione), itrasporti ferroviari del 57,4% (1,7 volte in piu'dell'inflazione), il gas del 53,5% (2,3 volte in piu'dell'inflazione), mentre i servizi postali hanno subito unincremento del 37,8% pressoche' uguale a quello registratodall'inflazione. Solo i servizi telefonici hanno subito unariduzione dei prezzi: -18,8%, contro un aumento dell'inflazionedel 38,5%. "Sia chiaro - conclude Bortolussi - noi non siamo afavore di un'economia controllata dal pubblico. Ci permettiamodi segnalare che le liberalizzazioni hanno portato pochivantaggi nelle tasche dei consumatori italiani. Anche perche'in molti settori si e' passati da un monopolio pubblico ad unregime oligarchico che ha tradito i principi legati ai processidi liberalizzazione. Pertanto, invitiamo il Governo Renzi amonitorare con molta attenzione quei settori che prossimamentesaranno interessati da processi di deregolamentazione. Nonvorremmo che tra qualche anno molti prezzi e tariffe, che primadei processi di liberalizzazione/privatizzazione eranocontrollati o comunque tenuti artificiosamente sotto controllo,registrassero aumenti esponenziali con forti ricadute negativeper le famiglie e le imprese". (AGI).
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