Una startup usa vecchi container per fare affari con i grilli da cucina. Da Roma
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Una startup usa vecchi container per fare affari con i grilli da cucina. Da Roma

Una startup usa vecchi container per fare affari con i grilli da cucina. Da Roma

Alessio Nisi
 Grilli serviti in un esempio di novel food
 (Afp) -  Grilli serviti in un esempio di novel food
Un menu a base di pasta all’uovo artigianale ai grilli, di millepiedi cinesi arrostiti al forno, di tarantole del Laos, di vermi giganti della farina provenienti dalla Thailandia. Si chiama novel food, è una categoria in cui rientrano tutti quei cibi che hanno come ingredienti base appunto i nuovi alimenti. Nuovi per noi, tradizionali per i paesi del Sud Est Asiatico perché ricchi di nutrienti, poveri di grassi, e soprattutto facili da produrre.

Le opportunità del novel food

Dal 1° gennaio la Commissione europea ha istituito un elenco, in cui saranno inseriti e autorizzati per il commercio e l’alimentazione volta per volta bachi da seta all’americana, farfalle, cimici, vermi. In attesa che arrivino sulle nostre tavole (secondo una ricerca citata da Coldiretti il 54% degli italiani è contrario), le startup si muovono.
Fra queste c’è Cricketone, un progetto innovativo che arriva da Hanoi in Vietnam, è concentrato sulla produzione di proteine dai grilli e ora è accelerato a Roma, presso Startup BootCamp FoodTech.

Un container per grilli

Il team di Nam Dang (co-founder e Operation Director), Bicky Nguyen (co-founder e Business Development Director), Luong Le (Chief Nutritionist) e Van Huis (Technical Advisor, docente di Entomologia) ha sviluppato un progetto che parte dal riutilizzo di vecchi container, riadattati con tecnologie Internet of Things e trasformati in vere unità intensive di produzione di grilli.
I container vengono dati in affitto ai contadini e alimentati con i loro sottoprodotti agricoli. I contadini guadagnano dalla produzione, che viene trasformata in alimenti, farmaci, cosmetici.

Tante proteine a basso impatto

I grilli rappresentano una fonte alternativa proteica di primaria importanza tanto da essere considerati una risorsa di altissimo potenziale: hanno un contenuto proteico pari al 69% sul peso secco (contro il 32% della bresaola, cibo già di per sé considerato iper-proteico), sono ricchi di vitamina B12 e di acidi grassi come Omega-3 e Omega-6.
Inoltre hanno un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra e di consumo di risorse: per produrre la stessa quantità di carne, un grillo consuma 10 volte meno mangime, 100 volte meno gas serra, 100 volte meno tempo, 200 volte meno terra e 2000 volte meno acqua.
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