(AGI) - Rho (Milano), 28 mag. - Assemblea annuale diConfindustria all'Expo di Milano, parla Giorgio Squinzi e sirivolge al Governo. "Le riforme avviate e alcune misure dipolitica economica adottate testimoniano del lavoro svoltodall'esecutivo e, lasciatemi orgogliosamente dire, sono unacifra importante anche dell'impegno di Confindustria in favoredelle imprese", dice il presidente dell'associazione degliindustriali. "Oggi non ho richieste ne' intendo lamentarmi conil Governo di alcunche' - aggiunge -. Gli chiedo semplicementedi non smarrire la determinazione". Il numero uno degliindustriali spiega che la determinazione e' "la precondizionenecessaria, indispensabile, per cambiare il nostro Paese eperche' i compiti tuttora pendenti e in attesa di soluzione daanni, sono molto ma molto impegnativi". "La determinazionesara' fondamentale nella revisione e riduzione della spesapubblica, su cui purtroppo non si avverte alcun segno diinversione", sottolinea ancora nel suo intervento all'assembleapubblica di Confindustria, parlando a proposito della riformadel welfare.
Squinzi: il discorso in 'pillole'
"Bisogna orientare la spesa a chi ne ha veramentebisogno" aggiunge. Squinzi segnala poi che nelle 'pieghe' dialcuni provvedimenti del Governo "ogni tanto" spunta una"manina anti-impresa", figlia di una "culturaanti-industriale". "Da noi la cultura anti-industriale e' benradicata - dice - le migliaia di norme che si sono stratificatenegli anni per rendere dura la vita dell'imprenditore hannoavuto un certo successo. Anche con questo Governo che pure parepiu' attento, la manina anti-impresa ogni tanto si esercitanelle pieghe dei provvedimenti assunti nei diversi livelliistituzionali". Squinzi cita i reati ambientali, il falso inbilancio, il 'canone sugli imbullonati', la Tasi sull'invendutoche "non nascono dal caso ma da un abito mentale diffuso, chepensa all'imprenditore come a un nemico della collettivita'".
Squinzi ai sindacati, "dobbiamo trovare un po' di sintonia"
Nel quadro delle relazioni industriali, Giorgio Squinzi rivolgeun 'invito' ai sindacati: "Almeno su un punto dobbiamo trovareun po' di sintonia". Parlando all'assemblea annuale, il numerouno di Confindustria ha ricordato che i primi dati che arrivanosul fronte delle assunzioni confermano il fatto che ilcontratto a tempo indeterminato e' una scelta che "contrasta laprecarieta', responsabilizza le imprese a investire sullepersone e consente di sperimentare nuovi modelliorganizzativi". Tuttavia, ha sottolineato, "siamo ancora in unasituazione in cui la odmanda interna e' ferma, e finche' questanon riparte faremo fatica a parlare di crescitadell'occupazione".
Squinzi: avanti con regole contrattazione, non farlo unerrore
Avanti nella definizione di nuove regole per la contrattazioneperche' "non completare il quadro sarebbe un errore": e'l'invito del presidente di Confindustria Giorgio Squinzirivolto ai sindacati in occasione dell'assemblea deglindustriali. "Abbiamo fatto un importante accordo sullarappresentanza - ha detto - ora serve mettere ordine nelleregole della contrattazione e accompagnare la stagione deirinnovi che e' alle porte". Squinzi ha spiegato che "dobbiamorecuperare competitivita' e la contrattazione collettiva devesostenere gli sforzi che si compiono in quesat direzione". Asuo giudizio, "i legami fra dinamica dei salari e miglioramentidella produttivita' devono essere resi piu' forti estringenti". In molti casi, ha proseguito, le imprese e ilavoratori condividono gia' a livello aziendale, attraverso ipremi di risultato, i miglioramenti raggiunti. Questo tipo dicontrattazione e' utile alle imprese e alle persone che vilavorano e i contratti collettivi nazionali devono incoraggiaread andare in questa direzione".
Squinzi: orientamenti governo su pensioni siano chiari
"Sul welfare e' giunto il tempo di avviare un approfondimentocomplessivo: sugli ammortizzatori sociali e sullabilateralita', sulle politiche attive, sui servizi del lavoro euna formazione adeguata alle evoluzioni dei mercati e,ovviamente, avere chiari quali siano gli orientamenti delgoverno in tema di pensioni, per gestire piu' responsabilmenteil tema dell'invecchiamento attivo". Cosi' Giorgio Squinzinella sua relazione all'assemblea di Confindustria. "Nellariforma del welfare - ha proseguito il presidente diConfindustria - bisogna orientare la spesa a chi ne haveramente bisogno. Nella riforma della burocrazia pubblicaoccorre fare in modo che finalmente questa risponda con irisultati e per questo sia valutata, premiata e sanzionata"."La questione della salute e' di capitale importanza e non puo'essere affrontata che in una logica d'innovazione di sistema -ha continuato Squinzi -. I consueti tagli alla componenteprivata, per far fronte alle continue necessita' di bilanciodelle Regioni, non fanno che mettere a repentaglio un assetfondamentale dell'economia italiana e non danno nulla intermini di efficienza del sistema ed equita' di accesso allecure. Anche il secondo pilastro previdenziale e' sul tavolo delconfronto".
"Il welfare e' il terreno piu' sfidante dellemoderne relazioni industriali e un campo di innovazione chepuo' dare molto anche in termini di crescita, nuova impresa eoccupazione". "Il nostro obiettivo - ha concluso - e' lasostenibilita' del welfare italiano, in termini di equita' deitrattamenti, di efficienza dei servizi e di reale esigibilita'di un diritto fondamentale come la salute. Tutto cio' si puo'costruire solo in una moderna e nuova intesa tra pubblico eprivato".
Squinzi: Pmi chiave per svoltare, vanno sostenute
La piccola e media impresa "sta cambiando l'abito in corsa, e'la chiave italiana per svoltare", e da queste "devono nascerele nuove multinazionali tascabili e i grandi campioniindustriali dei prossimi decenni". Lo ha detto nel suointervento il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi,secondo cui pero' queste aziende devono essere sostenute "conun abito su misura, fatto di credito, finanza, sostegno suimercati esteri, alla ricerca e innovazione".