Riparte piano tagli Almaviva. Tweet bomb su Bellanova

Riparte piano tagli Almaviva. Tweet bomb su Bellanova

Palermo - I sindacati chiedono al ministero di Sviluppo economico di anticipare il Tavolo Almaviva, convocato ieri dal viceministro Teresa Bellanova per giorno 20 ottobre. Al centro il tema dei 154 trasferimenti da Palermo e Rende a causa della conclusione della commessa Enel. Ma in gioco ci sarebbe molto di piu', spiegano le sigle di categoria che riferiscono le dichiarazioni del rappresentanti aziendali circa la possibilita' di avviare entro il 15 ottobre il percorso di ristrutturazione. Insomma, una doppia spada di Democle pende sui lavoratori, a cominciare dal gruppo di 154 che sara' trasferito il 24 ottobre. Ieri sera Bellanova ha chiesto di stoppare la procedura. "E' evidente - sostengono - che lo scopo di questi trasferimenti non e' quello di spostare i lavoratori, ma di indurli alle dimissioni in quanto l'azienda e' consapevole dell'insostenibilita' dell'operazione".

"Chiediamo ad Almaviva di tornare sui sui passi. Ci sembra una decisione scellerata che uccide il lavoro in Sicilia e a Palermo in particolare Si stanno usando solo argomenti pretestuosi col risultato di licenziare e creare solo ancora piu' poverta' nel Mezzogiorno", dice il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, che continua a giudicare i trasferimenti dei "licenziamenti mascherati". "Perche' trasferire i lavoratori quando invece per la specificita' del lavoro nei call center si puo' switchare da un posto all'altro senza distruggere la vita dei lavoratori? - aggiunge Rosso - Ci auguriamo si possa presto riaprire una discussione seria, forte e concreta sullo sviluppo industriale dell'industria dei servizi per creare quelle condizioni che possano rendere competitive le aziende e creare occupazione stabile e sviluppo a Palermo. Dall'alto lato chiediamo alle istituzioni politiche che diano seguito alle promesse fatte attivando i fondi per il settore e le politiche attive per mettere il settore in sicurezza dalla crisi in cui si impantanano le aziende".

Bellanova ha rivolto un appello ad Almaviva affinche' "ritiri le lettere di trasferimento dei lavoratori di Palermo" invitando l'azienda a confrontarsi con le parti, senza inserire elementi di ulteriore tensione, seguendo il percorso tracciato nell'accordo del 31 maggio scorso. "Abbiamo chiesto all'azienda di sospendere il trasferimento dei lavoratori da Palermo a Rende, e siamo costantemente al lavoro per scongiurare che questo accada. Entro la prossima settimana convocheremo le parti interessate nel cambio di commessa affinche' sia gestito nella maniera piu' condivisa, al fine di tutelare i lavoratori coinvolti. La convocazione del 20 ottobre si riferisce al tavolo di monitoraggio che, nel rispetto dell'accordo del 31 maggio, si riunisce mensilmente" ha detto la viceministro

Ma intanto i lavoratori di Almaviva Palermo chiedono di discutere innanzitutto dei 154 trasferimenti da Palermo a Rende. L'invito ad anticipare il tavolo e' stato rivolto al ministro con un tweet bomb scattato nel pomeriggio sul suo account twitter e Fb con questo testo: "@TeresaBellanova il 20 ottobre saranno gia' compromesse 154 viste, il tavolo va convocato subito! #Almaviva #siamotuttiAlmaviva #maiarrendersi". "Assemblee dal clima infuocato - dice Emiliano Cammarata, Rsu Slc Cgil di Almaviva, commessa ad esaurimento di Enel - questi trasferimenti sono pretestuosi. Il 95 per cento delle persone che ha ricevuto la lettera sono part-time a quattro ore. Si tratta di licenziamenti mascherati. Senza contare il danno morale: quasi tutti siamo lavoratori con il marito o la moglie in altre commesse Almaviva. Verrebbero divise famiglie. E' evidente che lo scopo e' quello di indurre alle dimissioni".

Una delle proposte e' di gestire a Palermo il traffico di cui dovremmo occuparci da Rende. L'azienda ha risposto che ci sono precisi vincoli contrattuali da parte di Alitalia e Telecom che impegnano Almaviva a gestire il traffico da Rende. A preoccupare anche i lavoratori, la minaccia ventilata della riapertura delle procedure di mobilita'. "L'azienda ha riparlato in queste ore di un progetto di ristrutturazione dietro il quale puo' celarsi un licenziamento collettivo. Serpeggia molta paura. Che fine hanno fatto gli accordi siglati il 31 maggio scorso? Facciamo un appello alle istituzioni: chiediamo un progetto di rilancio che riguardi tutti i lavoratori di Almaviva Palermo". (AGI)