Pubblico impiego, manifestazione nazionale l'8 novembre a Roma
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Pubblico impiego, manifestazione nazionale l'8 novembre a Roma

Pubblico impiego, manifestazione nazionale l'8 novembre a Roma

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(AGI) - Roma, 19 set. - Lavoratori dei servizi pubblici inpiazza l'8 novembre. Cgil, Cisl e Uil promuovono una "grandemanifestazione nazionale" unitaria che chiamera' alla protestagli addetti di scuola, sanita', sicurezza e soccorso pubblico eprivato, universita' ricerca, funzioni pubbliche, privatosociale e servizi locali "in difesa dei servizi pubblici e deisettori della conoscenza, l'unico argine a una crisi cheimpoverisce le persone e aumenta le diseguaglianze". "Il prossimo 8 novembre saremo in piazza a Roma, tuttiinsieme, per sfidare il Governo degli illusionismi e delledivisioni - si legge nel comunicato sindacale - per chiedereuna vera riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, deiservizi pubblici. E per rivendicare il diritto al contrattonazionale di lavoro tanto per i lavoratori pubblici quanto perquelli privati". "Cinque anni di tagli lineari forsennati, diblocco delle retribuzioni, oltre dieci di blocco del turn-over,un esercito di precari senza certezze e tutele, riforme fattein fretta e male: il sistema e' al collasso, mentre la spesacontinua a crescere nonostante i tagli al welfare e il caroprezzo pagato dai dipendenti pubblici, oltre 8 miliardi di euroin 5 anni. Qui non e' in gioco solo il futuro delle lavoratricie dei lavoratori, ma quello dell'intero Paese" rimarcano isindacati. "Come pensa il Governo Renzi di garantire salute,sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza,previdenza, ricerca e sviluppo senza fare innovazione, senzainvestire nelle competenze, nella formazione, nel lavoro diqualita', senza aver messo in campo un progetto?". "Per questosaremo in piazza l'8 novembre" concludono i sindacati. "Maprima ancora saremo in tutti i posti di lavoro, in tutte lecitta' e in tutti i territori per spiegare a lavoratori ecittadini una per una le bugie del Governo. Una mobilitazionein difesa del diritto dei cittadini italiani a serviziefficienti e a una migliore qualita' del sistema di istruzionee ricerca, che per essere tali hanno bisogno di un adeguatofinanziamento, adeguata formazione e adeguato salario per ilavoratori che li offrono". (AGI).
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