Pirelli diventa cinese. Tronchetti, operazione chiusa nel weekend
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Pirelli diventa cinese. Tronchetti, operazione chiusa nel weekend

Pirelli diventa cinese. Tronchetti, operazione chiusa nel weekend

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(AGI) - Milano, 21 mar. - Svolta cinese in casa Pirelli: ilgigante della chimica di Pechino, la Chemchina sta per entrarenell'azionariato del gruppo come socio di maggioranzaacquistando le quote di controllo di Camfin. Ieri in uncomunicato, la societa' ha confermato l'operazione che comporta"il trasferimento dell'intera partecipazione detenuta da Camfina un prezzo di euro 15 per azione a una societa' italiana dinuova costituzione, controllata dal partner industrialeinternazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin indetta societa'. Il trasferimento della partecipazioneresterebbe subordinato all'autorizzazione antitrust e allealtre condizioni tipiche di questo tipo di operazioni. Unavolta perfezionatosi tale trasferimento, verrebbe lanciataun'offerta pubblica di acquisto sulla totalita' delle azioni diPirelli". Ieri sera il presidente Marco Tronchetti Provera, altermine di un incontro nella sede di Camfin, ha precisato cheil riassetto del controllo di Pirelli sara' portato a termineentro il fine settimana. "Si chiude entro il weekend, ci sonoancora dei passi da fare", ha indicato il manager. Nessuncommento, piu' in generale, sul futuro di Pirelli una voltacompletato l'ingresso del gruppo cinese Chemchina: "Finche' nonci sono i comunicati non posso dire nulla", ha affermatoTronchetti. Tronchetti si e' trattenuto nella sede di Camfinper poco piu' di un'ora. In sede era presente anche ilvicepresidente di Pirelli, Alberto Pirelli, che si e'allontanato intorno alle 20,30. Ieri, dopo una giornara di continui rialzi, il titolo Pirelliha terminato la seduta di Borsa sopra la soglia dei 15 euro perazione, prezzo stabilito per il passaggio di proprieta' delleazioni che fanno capo a Camfin e per l'opa che sarebbe aseguire lanciata sull'intero capitale sociale del gruppo deglipneumatici. Il titolo ha chiuso in rialzo del 2,21% a 15,23euro; giovedi' valeva 14,9 euro e nel corso della seduta diieri ha toccato un massimo di 15,81 euro (+6%), nuovo recordstorico per Pirelli a piazza Affari. Nella seduta sono passatidi mano oltre 21 milioni di titoli, pari al 4,5% del capitalesociale. Con il rialzo di ieri il gruppo della Bicocca, che siprepara al passaggio del controllo alla cinese ChemChina,'vale' in Borsa 7,25 miliardi di euro.xxxx Chi e' ChemChina, gigante chimica di Pechino E' un colosso da 244 miliardi di yuan di fatturato (circa 36miliardi di euro), al diciannovesimo posto tra le 'big'mondiali della Cina e al 355esimo nella classifica di'Fortune'. "Chimica tradizionale, materiali avanzati" e' ilmotto della China national chemical corporation (ChemChina),societa' a controllo statale nata nel 2004 e amministrata dallaSasac, il braccio del governo di Pechino cui fanno capo buonaparte delle industrie di Stato cinesi. ChemChina opera in seidiversi settori, che vanno dalla chimica dei nuovi materialialla gomma, ed e' presente in 140 Paesi con 118 controllate,tra cui nove quotate, 6 divisioni e 24 centri di ricerca;impiega 140 mila persone. Dalla Francia all'Australia,ChemChina ha puntato sin dalla fondazione sulla crescitainternazionale secondo la strategia del 'going global'(divenire globali) largamente esplicitata nel suo sitointernet. Tra le operazioni piu' importanti, l'acquisizionedella francese Adisseo e dell'australiana Qenos nel 2005 e, nel2011, l'acquisto della norvegese Elkem e di una quota dicontrollo nell'israeliana Makhteshim Agan, sesto produttoremondiale di pesticidi. Nel mirino ora ha messo l'italianaPirelli. .
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