Roma - L'economia italiana sembra ripartire con piglio piu' deciso: l'Istat ha rilevato che nel primo trimestre il Pil e' aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,0% nei confronti del primo trimestre 2015. Va considerato anche il fatto che il primo trimestre del 2016 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2015. La variazione acquisita per il 2016 e' pari a +0,6%. Sempre oggi, arrivano invece segnali negativi sul fronte dei prezzi: ad aprile l'inflazione e' diminuita dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua, una variazione piu' ampia di tre decimi di punto percentuale rispetto a quella registrata a marzo (-0,2%). A livello tendenziale una diminuzione dei prezzi cosi' consistente non si registrava da gennaio 2015 (-0,6%). La maggiore flessione tendenziale dell'indice generale e' principalmente da attribuire all'accentuarsi del calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-6,4%, da -2,7% del mese precedente), cui contribuiscono sia il gas naturale (-9,9%, da -5,7% a marzo) sia l'energia elettrica, che segna un'inversione di tendenza (-1,9%, da +1,5% del mese precedente). Pertanto, al netto dei soli beni energetici, l'inflazione rimane stabile a +0,4%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, scende a +0,5% (da +0,6% di marzo). L'inflazione acquisita per il 2016 e' pari a -0,5% (era -0,4% a marzo). Se il dato sul Pil, come rileva il centro studi di Intesa Sanpaolo, risulta "in linea con le aspettative nostre e di consenso", l'inflazione preoccupa molto i consumatori. Ad esempio, il Codacons rileva che "la deflazione e' una vera e propria 'bestia nera' per l'economia italiana, un nemico che allontana la ripresa definitiva del paese". (AGI)