(AGI) - Roma, 16 mag. - La filiera italiana dell'olio extravergine di oliva ottiene un risultato importantissimo per porre rimedio a una rigidita' burocratica europea che ha rischiato di mettere definitivamente fuori mercato le produzioni di eccellenza italiane.
Nella riunione di oggi del COI, Consiglio olivicolo internazionale in corso a Teheran in Iran, e' stato infatti dato parere favorevole alla revisione del Regolamento europeo che ha bandito le varieta' Carolea e Coratina dal mercato dell'olio extravergine di oliva. Motivo del contendere sono stati gli acidi grassi, superiori ai parametri comunitari che, come dimostra un dossier approvato dal Comitato tecnico scientifico del Coi lo scorso 22 aprile, rappresentano una peculiarita' propria della varieta' e non un elemento discriminante per la qualita' degli oli.
"Siamo particolarmente soddisfatti che in ambito internazionale - sottolinea da Teheran il Presidente di UNASCO, Luigi Canino - siano state riconosciute le caratteristiche chimico fisiche di pregio delle produzioni italiane estratte principalmente da due specie di oliva, la Carolea e la Coratina. Ora attendiamo di vedere riconosciuto anche in ambito comunitario il primato della qualita' italiana rispetto alla visione burocratica di Bruxelles. Non solo si tratta di porre rimedio a un palese errore, ma questo stato di cose e' diventato un elemento di destabilizzazione dell'intero settore olivicolo nazionale con centinaia di migliaia di produttori delle regioni a maggior vocazione olivicola (Sicilia, Calabria e Puglia) che hanno visto la propria produzione e la vita stessa delle proprie aziende drammaticamente compromesse. Contiamo entro l'estate di veder corretto questo errore da parte della burocrazia comunitaria".
"Questo traguardo - prosegue Canino - e' la prova che l'approccio di filiera e il dialogo con il Ministero delle Politiche Agricole consente la difesa sul piano internazionale del valore delle produzioni italiane di qualita' di cui il comparto olivicolo e' l'espressione piu' alta".(AGI)
Bru