Oliera addio per bar e ristoranti, scattano multe fino 8mila euro
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Oliera addio per bar e ristoranti, scattano multe fino 8mila euro

Oliera addio per bar e ristoranti, scattano multe fino 8mila euro

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(AGI) - Roma, 23 nov. - Storico addio all'oliera in bar, mense,ristoranti e pizzerie dall'inizio della settimana con l'entratain vigore dell'obbligo del tappo antirabbocco per i contenitoridi olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubbliciesercizi. Lo rende noto la Coldiretti nell'annunciare l'iniziodell'operativita' della legge europea 2013 bis pubblicata sulsupplemento n.83 della Gazzetta Ufficiale 261 che fa scattareil divieto di utilizzare le tradizionali oliere con multe finoa ottomila euro per evitare che vengano riempite o allungatecon prodotti diversi da quelli indicati, come purtroppo troppospesso avviene. Gli oli di oliva vergini proposti in confezioninei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e dipreparazione dei pasti, devono essere presentati - sottolineala Coldiretti - in contenitori etichettati conformemente allanormativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura inmodo che il contenuto non possa essere modificato senza che laconfezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema diprotezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l'esaurimentodel contenuto originale indicato nell'etichetta. La legge -riferisce la Coldiretti - prevede anche sanzioni per chi nonusera' oliere con tappo antirabbocco che vanno da 1 a 8milaeuro e la confisca del prodotto. Le novita' per il prodottosimbolo della dieta mediterranea - precisa la Coldiretti - nonsi fermano, pero', al tappo antirabbocco, in quanto e' previstaanche una piu' accentuata rilevanza cromatica rispettoall'etichettatura degli oli che siano prodotti con misceleprovenienti da uno o piu' Stati, cosi' da mettere in guardia ilconsumatore sulla diversa qualita' e composizione merceologicadel prodotto. Va detto, anche che le modifiche introdotte nelcorpo della cosiddetta legge salva-oli ne assicurano ora lapiu' ampia operativita' richiedendo a tutti gli organi dipolizia giudiziaria un rafforzato impegno su tutti i fronti,dal controllo del traffico di perfezionamento attivo a quellodelle modalita' di vendita sottocosto. "Lo stop alle olieretruccate nei locali pubblici salvaguarda un prodotto base delladieta mediterranea come l'olio di oliva che offre un contributodeterminante alla salute dei cittadini e rappresenta unarealta' produttiva da primato nazionale che puo' offrireimportanti sbocchi occupazionali e opportunita' di svilupposostenibile al Paese" afferma il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvo nel sottolineare come sia importante il fattoche "nel rispetto della normativa comunitaria l'Italia non harinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nellatutela della qualita' e della sicurezza alimentare in Europa".Le norme a tutela dell'extravergine Made in Italy arrivanoperaltro in un momento particolarmente delicato per laproduzione nazionale che quest'anno dovrebbe scendere del 35per una produzione attorno a 300mila tonnellate secondo laColdiretti. In Italia la produzione per l'andamento climaticosi prevede scarsa ovunque ma i tagli maggiori - continua laColdiretti - si stimano al centro nord, con cali del raccoltotra il 35 e il 50 per cento ma anche al sud la situazione e'difficile con significative riduzioni. La produzione dovrebbeessere praticamente dimezzata in Spagna che mantiene laleadership nella produzione mondiale con circa un milione ditonnellate. In queste situazioni il mercato europeo dell'oliodi oliva con consumi stimati attorno a 1,85 milioni ditonnellate rischia di essere invaso dalle produzioniprovenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non semprehanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza. Unrischio che - sottolinea la Coldiretti - riguarda soprattuttol'Italia che ha visto aumentare le importazioni di olio dioliva dall'estero del 45 per cento rispetto allo scorso annocon un Paese come la Spagna che ha addirittura quasiquadruplicato le spedizioni verso la Penisola (273 per cento),sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del2014. Se il trend sara' mantenuto l'arrivo in Italia di olio dioliva straniero raggiungera' nel 2014, il massimo storico conun valore pari al doppio di quello nazionale che registra unproduzione attorno alle 300mila tonnellate. "In altre paroledue bottiglie su tre riempite in Italia contengono olio dioliva straniero. Per questo - sostiene Moncalvo - e'particolarmente importante l'applicazione delle regole ditutela della produzione di extravergine nazionale approvate inParlamento e pubblicate in Gazzetta. Se nella ristorazione sonoaumentate le garanzie anche con l'auspicabile e immediato avviodelle attivita' di controllo da parte delle autorita'responsabili, nei negozi e nei supermercati il consiglio dellaColdiretti ai consumatori e' di verificare con attenzionel'etichetta dove, anche se spesso nascosto nel retro dellabottiglia ed in caratteri minuscoli, deve essere riportato lascritta "ottenuto da miscela di olio comunitari odextracomunitari" se non si tratta di olio italiano al 100 per100. Oppure di scegliere una delle 43 designazioni di originericonosciute dall'Unione Europea e che garantiscono l'origineitaliana o le bottiglie dove e' espicitamente indicatal'origine nazionale delle olive o meglio ancora se possibileacquistare direttamente dai produttori agricoli nei frantoi onei mercati di campagna amica. L'Italia - conclude laColdiretti - puo' contare su un patrimonio di circa 250 milionidi piante su 1,1 milioni di ettari di terreno con un fatturatodel settore stimato in 2 miliardi di euro ed un impiego dimanodopera per 50 milioni di giornate lavorative. .
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