La Scuola superiore meridionale sarà istituita dall'Università degli Studi di Napoli Federico II e non avrà il marchio della "Normale" di Pisa. Lo prevede un emendamento alla manovra del governo depositato in Commissione Bilancio del Senato. La proposta di modifica - si legge nel testo - nasce dalla necessità di garantire che la nuova istituzione "non si presenti come duplicazione di altre esperienze omogenee presenti sul territorio, segnatamente la scuola normale superiore di Pisa, ma sia connotata da una sua specificità e autonomia già nella fase di avvio sperimentale".
Qualche giorno fa lo stesso rettore della Normale di Pisa intervistato da Il Mattino di Napoli aveva anticipato che non ci sarebbe stata una scuola Normale anche a Napoli. Mentre in queste settimane docenti e studenti della Normale di Pisa hanno fatto corpo contro il progetto di una Scuola Normale Meridionale a Napoli, imponendo un rallentamento all'intera operazione.
"Alcuni dei docenti", scrive Repubblica, "hanno chiesto al direttore della Normale, Vincenzo Barone, di astenersi dall'imprimere nuovo slancio alla gemmazione dell'eccellenza pisana alla Federico II di Napoli e di soprassedere da ogni ulteriore iniziativa almeno sino a quando non sarà chiara la posizione delle parti politiche che, in Senato, dovranno approvare lo stanziamento di circa 50 milioni di euro (per il prossimo triennio) varato qualche giorno fa dalla Commissione Bilancio della Camera nell'ambito della scrittura della legge di Bilancio".