Allarme Fmi per l'Europa: rischia di bruciare 3.000 miliardi di ricchezza

 Allarme Fmi per l'Europa: rischia di bruciare 3.000 miliardi di ricchezza

Per il Fondo le autorità europee "non devono ritirare prematuramente gli stimoli per evitare lo stesso errore compiuto ai tempi della crisi finanziaria globale"

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AGI - L'impatto economico della pandemia di coronavirus in Europa "è stato enorme" e rischia di bruciare quasi 3.000 miliardi di ricchezza. La stima è contenuta nel Regional outlook del Fondo monetario internazionale, secondo cui l'economia del vecchio continente calerà del 7% quest'anno prima di risalire del 4,7% il prossimo. Ma, avverte l'istituto di Washington, "la ripresa da questa crisi sarà incerta e parziale".

Europa faccia tutto possibile e non ritiri stimoli

Le autorità europee "devono fare tutto ciò che è possibile (whatever it takes) per contenere la pandemia e i suoi danni economici e non ritirare prematuramente gli stimoli per evitare lo stesso errore compiuto ai tempi della crisi finanziaria globale". Secondo l'istituto di Washington, "senza le azioni politiche e il forte sostegno dell'Unione europea, il Pil sarebbe sceso di 3-4 punti percentuali in più nel 2020".

La sfida "chiave cui le autorità devono far fronte nel breve periodo", sostiene l'Fmi, "è calibrare le misure di sostegno per minimizzare i danni sociali ed economici immediati. Sarà imperativo", si legge nell'outlook, "mantenere gli stimoli fin quando la ripresa non sarà pienamente consolidata. Un ritiro prematuro delle politiche di sostegno potrebbe risospingere i Paesi nella recessione, cancellando gran parte di quanto ottenuto finora. Il sostegno all'occupazione e alle imprese dovrebbe essere mantenuto, anche attraverso i programmi di protezione del lavoro". 

Il Pil europeo nel 2020 scenderà del 7%

L'economia europea si contrarrà del 7% quest'anno prima rimbalzare del 4,7% nel 2021, prosegue il Regional outlook del Fondo monetario internazionale. Secondo i tecnici di Washington, le prospettive restano tuttavia "eccezionalmente incerte. La ripresa dei contagi in corso in tutta Europa", si legge nel documento, "rappresenta forse il maggior rischio al ribasso a questo punto. Anche una Brexit no deal implicherebbe un ulteriore e potenzialmente enorme shock all'attivita' nel bel mezzo della pandemia".